Lombardia ha discriminò su 'bonus bebè'

Lombardia ha discriminò su 'bonus bebè'
'No a requisito 5 anni continuativi residenza, riaprire domande'
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - MILANO, 27 FEB - La Corte d'Appello di Milano ha dichiarato il "carattere discriminatorio" di una delibera della Giunta regionale lombarda dell'ottobre 2015 "nella parte in cui prevede, ai fini dell'accesso al cosiddetto 'bonus bebè' regionale, il requisito dei cinque anni continuativi di residenza" di entrambi "i genitori del nuovo nato". Nel procedimento, scaturito dal ricorso dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione e di Avvocati per niente onlus, i giudici della sezione Lavoro ordinano anche alla Regione Lombardia di "modificare" la delibera con "l'abolizione" del requisito dei cinque anni continuativi di residenza e "di riaprire i termini per la presentazione delle domande", a cui sono interessati soprattutto gli immigrati. A dicembre la Corte d'Appello di Milano aveva dichiarato "discriminatoria" un'altra delibera di quattro anni fa per l'accesso al 'Fondo sostegno affitti' cioè "l'esercizio di una regolare attività" e la residenza da almeno 10 anni in Italia e da almeno 5 nella regione.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Una 14enne va a scuola con un fucile, spara sui compagni e si uccide: tragedia in Russia, due morti

Al via la Festa delle luci di Lione: massima sicurezza a causa dell'allerta terrorismo in Francia

Russia, stabilita la data delle prossime elezioni presidenziali: Putin vicino al quinto mandato