Il centro di Portici si sviluppa su 600 metri quadrati coperti e oltre 7mila scoperti. Il centro ospita una sala di chirurgia e radiologia per la cura delle tartarughe e allo stesso tempo monitora le loro abitudini migratorie e i comportamenti in natura.
Uno spazio di oltre 7mila metri quadrati dedicato alla cura delle tartarughe marine, con percorsi didattici multimediali per gli studenti. A due anni dall'inaugurazione è stato finalmente aperto al pubblico il Centro Ricerche Tartarughe Marine di Portici, struttura che sorge negli spazi di un ex macello, ristrutturata e adattata a scopi scientifici.
Si sviluppa su 600 metri quadrati coperti e oltre 7mila scoperti. Il centro ospita una sala di chirurgia e radiologia per la cura delle tartarughe e allo stesso tempo monitora le loro abitudini migratorie e i comportamenti in natura.
Un avviso per chi volesse visitare il centro: è possibile farlo solo su prenotazione e al momento c'è già il tutto esaurito fino a giugno, sono arrivate 30mila prenotazioni da tutta Italia e Europa. A rendere possibile l'apertura del centro il lavoro congiunto della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e della Fondazione Dohrn, con il contributo del comune di Portici.
"Questo centro - ha spiegato Roberto Danovaro, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn - è un simbolo per l’attività di ricerca, poiché le tartarughe marine rappresentano delle vere sentinelle circa la salubrità dell'ecosistema marino. Siamo felici di ospitare e educare con le nostre prossime iniziative tutte le nuove generazioni. L'obiettivo è quello di sensibilizzare le giovani leve alla tutela e salvaguardia del mare, sottolineando che qui, come Osservatorio del Golfo di Napoli, daremo determinanti spunti di ricerca, oltre che di divulgazione scientifica".