Commissione UE, su odio online guai ad abbassare la guardia

Commissione UE, su odio online guai ad abbassare la guardia
Di Elena Cavallone
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The Brief: tutta l'attualità europea da Bruxelles

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In questa edizione:

Vietato abbassare la guardia contro l'odio online

La Commissione europea è pronta ad aumentare la stretta sui giganti del web per combattere l'incitamento all'odio su internet. Il commissario alla giustizia, Vera Jourova si è detta soddisfatta degli sforzi fatti dalle piattaforme online per rimuovere i contenuti illegali ma avverte: non rilassatevi.

"La lotta contro l'incitamento all'odio online non è finita e non abbiamo alcun segno che tali contenuti siano diminuiti sulle piattaforme dei social media. Voglio essere chiara, i buoni risultati di questo monitoraggio non significano che le aziende possono abbassare la guardia. Continueremo a monitorare da vicino il fenomeno e a considerare misure aggiuntive se gli sforzi dovessero diminuire", ha affermato.

Lunedì sono stati presentati i risultati del codice di condotta: un accordo stipulato nel 2016 tra la Commissione europea e le piattaforme dei social media che, su base volontaria, si impegnano a rimuovere rapidamente i contenuti illegali.

Le ultime cifre mostrano le compagnie agiscono in fretta, in quanto sono riuscite a valutare in 24 ore l'89% delle segnalazioni ricevute.

Quasi il 72% dei contenuti segnalati inoltre è stato considerato illegale e rimosso. Un risultato che per la Jourova è considerato ideale per non compromettere la libertà di espressione.

Secondo i dati le categoria maggiormente coplite dall'odio online sono i migranti, gli omosessuali e musulmani.

Le compagnie che aderiscono all'iniziativa sono nove: Facebook, Twitter, Google+, Youtube, Microsoft, instagram, Dailymotion, snapchat e tra poco si aggiungerà anche la società francese jeuxvideo.com. In totale rappresentano il 96% del mercato delle piattaforme online su cui si potrebbero verificare episodi di incitamento all'odio, il che fa dell'Ue il modello che altri paesi potrebbero seguire. Tuttavia, la Commissione ha affermato che c'é ancora mancanza di trasparenza da parte delle aziende e che spesso le piattaforme non forniscono agli utenti un resoconto sulle segnalazioni da questi effettuate.

L'ex-sindaco che sfida la Polonia conservatrice

Un vento di novità attraversa la politica in Polonia: Robert Biedron, il primo politico polacco apertamente omosessuale, ha lanciato un nuovo partito di centro-sinistra, soprannominato "Primavera". L'ex sindaco della città di Slupsk afferma che che il suo partito pro-europeista sfiderà i conservatori al potere alle prossime elezioni europee.

Un aiuto per gli allevatori irlandesi

Contadini irlandesi non disperate: La Commissione europea indennizzerà allevatori e agricoltori nel caso in cui un non accordo sulla Brexit porti a un crollo de i prezzi delle carni bovine e dei prodotti lattiero-caseari. Secondo le fonti del quotidiano Sunday Times sono previste centinaia di milioni di euro in aiuti per compensare la perdita di clienti britannici.

Ungheria ostacola la cooperazione con i paesi della Lega araba

L'Ungheria blocca la posizione comune europea sulla cooperazione con la lega araba. Durante una riunione a Bruxelles lunedì con i capi della diplomazia dei due blocchi, il governo di Budapest ha detto che non vuole che l'immigrazione rientri nel testo su cui UE e Lega araba lavoreranno al vertice di febbraio al Cairo.

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