(ANSA) – ANCONA, 30 GEN – A un anno dall’omicidio di Pamela
Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi, il
procuratore di Macerata Giovanni Giorgio definisce “una
frustata” l’effetto del massacro anche sugli inquirenti. Al via
il 13 febbraio il processo in Assise per Innocent Oseghale,
30enne pusher nigeriano: ammette di aver smembrato il corpo ma
nega stupro e omicidio della ragazza. “Riteniamo d’aver
costruito – dice Giorgio – in tempi investigativi ragionevoli,
un’ipotesi accusatoria frutto di accurate indagini, evitando
ipotesi accusatorie azzardate”. Indagini “saldamente con i piedi
per terra, fondate su prove univoche, non su illazioni o
pregiudizi anche di natura razziale”.
Il Comune ricorderà Pamela in Consiglio. “Una vicenda
drammatica – osserva il sindaco Romano Carancini – che ha
colpito una ragazza in un momento di particolare fragilità. Un
dolore inaccettabile che non cancelleremo anzi da cui siamo
ripartiti con una riflessione complessiva che ha coinvolto
l’intera comunità”.
Procuratore, massacro Pamela 'frustata'

Inchiesta senza pregiudizi. Ricordo Comune sarà in Consiglio
Di ANSA
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