A Santiago del Cile ha aperto ormai da qualche mese un istituto per giovani transgender. Contro il bullismo e le discriminazioni
Questo istituto di Santiago del Cile, ha cambiato la vita di molti minori. Si tratta infatti della prima scuola transgender dell'America Latina. Tanti ragazzini, come Angela, per anni hanno sofferto a causa di discriminazioni e bullismo e ora, in questo ambiente, si sentono al sicuro.
"Mi trattavano malissimo nella scuola dove andavo prima", racconta Angela. "C'è stato un momento durante il quale ho pensato al suicidio. Quando vidi alla tv la storia di una ragazzina che si suicidò a causa del bullismo, ne parlai con mia madre. Le dissi che volevo morire, che non volevo più esistere, perché tutto ciò che mi dicevano mi faceva soffrire".
Sono una ventina gli alunni, tutti tra i 6 e i 17 anni, dell'istituto Gomez, nato da un progetto della Fondazione Selenna. Ha aperto le sue porte nell'aprile 2018, facendo non poco scalpore in un Paese conservatore come il Cile, che ha legalizzato il divorzio solo nel 2004.
"La creazione di questa scuola è il risultato della violenza e della discriminazione della società", spiega un insegnante. "Non l'abbiamo creata semplicemente perché volevamo una scuola transgender per noi, no. Questo è il risultato della discriminazione che si vive nella vita di tutti i giorni. Ora è responsabilità dello Stato combattere la discriminazione".
Dopo discriminazione e bullismo, ora questa scuola deve vincere un'altra battaglia, quella dei finanziamenti. Le spese finora sono state tutte a carico della coordinatrice, che ha usato i propri risparmi. Da marzo toccherà alle famiglie, pagare sette dollari al mese per ogni studente.