Grecia: migranti tenuti in campi disumani

Grecia: migranti tenuti in campi disumani
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Di Apostolos Staikos e Loredana Pianta
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Freddo, condizioni igieniche precarie, mancanza di sicurezza; ci sono donne che preferiscono indossare un pannolino piuttosto che uscire dalla tenda di notte per andare in bagno. L'ultimo rapporto Oxfam sul campo di Moria a Lesbo è l'ennesima denuncia di una situazione insostenibile

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La Grecia e l'Europa stanno abbandonando in campi disumani centinaia di donne incinte, bambini e persone che hanno subito torture. L'ennesima denuncia su quelli che sembrano sempre più dei lager, arriva questa volta dall'ultimo rapporto dell'Oxfam. L'ong si è concentrata in particolare sul campo di Moria, sull'isola di Lesbo.

"Ci sono numerose testimonianze di donne che affermano di non sentirsi sicure. L'anno scorso si sono registrati scontri e violenze nell'area", racconta Marion Bouchetel dell'Oxfam.

Il report parla di donne che indossano pannolini pur di non uscire dalla tenda di notte per andare in bagno, con la paura di subire violenza.

L'Oxfam sottolinea anche la necessità della presenza di personale medico qualificato per accelerare l'identificazione dei cosiddetti "vulnerabili", persone con problemi mentali e bisognose di particolare assistenza. Le uniche autorizzate a lasciare i campi dopo questa certificazione.

A fine dicembre il Moria ospitava 5000 persone, il doppio della capienza massima, altre 2000 sono accampate nelle vicinanze.

L'accordo tra Unione europea e Turchia, per limitare gli sbarchi, non consente ai migranti di lasciare gli hotspot, come quello di Lesbo. Ma erano stati concepiti per una permanenza breve, che si è trasformata in anni.

Il commissario per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos, ribadisce che "l'Europa sta lavorando a stretto contatto con la Grecia, offrendo soluzioni e assistenza. Come d'altronde sta facendo anche per la Spagna, l'Italia e Malta".

Dalle isole alla terraferma. A 40 chilometri da Atene 1400 migranti vivono condizioni difficili nel campo di Malakasa.

"A causa del maltempo negli ultimi due giorni siamo rimasti senza acqua. Non possiamo lavarci. Prima ci sono state le piogge, e ora la neve. Si gela. Ci sono delle stufe, ma non sono sufficienti. Non sappiamo cosa fare, non immaginavamo tutto questo", dice una donna afghana.

Molte ong affermano che la Grecia ha ricevuto importanti finanziamenti per affrontare la situazione. Ma non è riuscita a migliorare le condizioni di vita di queste persone. Lo riporta il nostro corrispondente, Apostolos Staikos.

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