Smart building: l'edificio del futuro

In collaborazione con The European Commission
Smart building: l'edificio del futuro
Di Euronews
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“Smart Building”: l’innovazione degli edifici, grazia anche a un progetto di ricerca europeo

Droni, realtà virtuale, robot, intelligenza artificiale, stampa in 3d e laser. Nuove tecnologie che possono aiutarci a progettare gli edifici del domani. Per questo motivo architetti famosi hanno iniziato a collaborare con diversi ingegneri.

Gli edifici eco-sostenibili del futuro

All'interno di un'esposizione, ospitata dalla Royal Academy of Fine Arts danese, sono stati esposti i lavori di 15 ricercatori che hanno utilizzato gli ultimi strumenti digitali per esplorare nuovi orizzonti nel design architettonico. I modelli sono stati sviluppati utilizzando materiali come argilla, filamenti, cemento o legno. Tra le nuove idee: piattaforme strutturali in carbonio e fibre di vetro, robot in grado di essere resilienti e multifunzionali. Secondo James Solly, ingegnere presso l'Università di Stoccarda con questi materiali si può fare molto di più, essendo di piccole dimensioni, affusolato e minuscolo. In pratica la loro forza effettiva è circa cinque volte quella di una normale struttura in acciaio usata ora in un edificio, essendo circa cinque volte più leggeri.

Altri ricercatori hanno lavorato con materiali elastici in grado di deformarsi per produrre e immagazzinare energia nelle facciate fornendo così una specie di involucro robotico morbido e green-friendly. Il tutto molto efficiente dal punto di vista energetico per gli edifici del futuro. "È come un righello di metallo: quando lo pieghi, l'energia immagazzinata viene rilasciata. In base a questo sistema si spende energia solo in una direzione", ci raconta l'Architetto Saman Saffarian dell'Università di Stoccarda. "Altri sistemi cinetici, o sistemi molto rigidi, richiedono sempre un dispendio maggiore di energia. Questo modello invece ha il potenziale di immagazzinare l'energia in una direzione, raccogliendola e riutilizzandola."

Ora la domanda è: come piegare in modo sicuro e accurato il legno lamellare per creare nuovi spazi architettonici? Semplice: utilizzando tecniche di motion-capture, tecnologie di scansione 3D e laser per esaminare nuove geometrie e morfologie del legno. "Con il legno lamellare possiamo costruire edifici molto complessi, di grandi dimensioni e robusti. Ma dato che si tratta di un materiale vivo e biologico, il problema è questo ha dei suoi parametri e, quando lo si piega, può talvolta piegarsi ...", sottolinea l'Architetto Tom Svilnas, del Centro per la Tecnologia e l'Architettura. "Abbiamo bisogno di soluzioni per tenere sotto controllo il tutto, perché se non si riesce a produrre esattamente ciò che si desidera, diventa molto difficile e molto costoso. Quindi introducendo la scansione 3D nel processo, si può avere un collegamento più stretto con quello che il materiale sta effettivamente dando mentre lo si lavora.”

"Inno-chain": il progetto europeo per gli edifici del futuro

Questa esposizione è nata grazie a un [progetto di ricerca europeo;"Innochain".](progetto di ricerca europe) Un progetto volto a unire simulazioni, materiali per immaginare un futuro in cui sempre più edifici verranno costruiti con un numero minore di materie e in modo sostenibile. Una delle massine esperte del settore, Mette Ramsgaard, sostiene che è arrivato il momento di costruire in modo più intelligente con meno materiali, questo significa anche ottimizzare il lavoro. Significa essere più consapevoli sull’uso di questi materiali, significa che possiamo costruire edifici resistenti ma più leggeri, e non solo dal punto di vista della materia, ovvero con pezzi di legno più piccoli, ma anche più leggeri nelle forme. Minor peso e minore impatto sull'ambiente. Questi sono solo alcuni dei paradigmi necessari per il futuro.

Secondo i nostri ricercatori tra cinque anni, molte di queste soluzioni, potrebbero essere già integrate per costruire edifici reali e non solo propotipi.

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