Bolivia: i pesticidi della coca stanno uccidendo le api

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Di Euronews
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Nonostante gli allarmi di apicoltori e ambientalisti, l'uso dei pesticidi è in aumento. La coca rappresenta un business troppo importante per la Bolivia

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In Bolivia i pesticidi per proteggere le piantagioni di coca stanno uccidendo le api. È noto come questo insetto sia un importante indicatore dello stato di salute dell'ambiente e la sua scomparsa un segnale inquietante a livello globale.

Ma nel Paese sudamericano lo spopolamento degli alveari sta diventando un'emergenza nazionale .

"Le api vengono a contatto con pesticidi usati nei campi di coca in particolare, ma anche in quelli di pomodori. Muoiono, o si perdono nei campi e non ritornano a casa", racconta un apicoltore boliviano.

Non è una questione di informazione. La gente ormai è consapevole del fatto che queste sostanze siano dannose per l'ambiente e per l'uomo. Ma in Bolivia l'uso dei pesticidi è in aumento. Come lo sono le piantagioni di coca, che rappresentano una delle principali fonti di ricchezza economica. Il Paese è il terzo produttore mondiale, dopo Colombia e Perù.

I contadini dicono che non hanno alternativa. "Dobbiamo usare i pesticidi per evitare che le piante secchino, che le foglie vengano mangiate e fatte a pezzi dai parassiti, causando perdite economiche per la nostra attività", afferma un coltivatore boliviano.

La vendita di coca è consentita perché le foglie vengono masticate, usate per preparare bevande, e per cerimonie religiose e culturali.

Ma i dati delle Nazioni Unite dicono che almeno un terzo della produzione è destinato al commercio illegale di cocaina.

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