(ANSA) - ALGHERO, 28 DIC - "Ci inginocchiamo davanti ad Alghero e a questa grande dimostrazione di solidarietà". Giuseppe Fiori, lo zio più grande e padrino di Michela, la donna strangolata a morte dal marito la mattina del 23 dicembre, lo dice a nome di tutta la famiglia. Oggi il fratello del padre della vittima ha trascorso l'intera giornata tra burocrazie, avvocati, la camera ardente allestita nella chiesa del Santissimo Nome di Gesù e i preparativi del funerale, che sarà officiato domani alle 10.30 nella cattedrale di Santa Maria dal vescovo di Alghero e Bosa, Mauro Maria Morfino, con partenza del corteo alle 9.45. "Noi non vogliamo ringraziare Alghero, noi ci inginocchiamo davanti a questa comunità e alla vicinanza che ci ha manifestato - ripete Giuseppe - Nel giorno di Natale, la festa che tutti aspettiamo per un anno e che per noi è stata terribile è stato confortante l'incredibile abbraccio di Alghero, che ha sinceramente, spontaneamente e sentitamente condiviso il nostro grandissimo dolore".
Femminicidio Alghero: zio,grazie a città
Di ANSA
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