La Notte dei cristalli: non solo anniversario. A colloquio con Liz Fekete

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Di Lena Roche
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I partiti di estrema destra sono ormai in netta crescita in tutta Europa. Abbiamo parlato con Liz Fekete, direttrice dell'Istituto sulle relazioni interraziali e autrice di un libro sulle fratture delle società europee e sui metodi dell'estrema destra.

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I partiti di estrema destra sono ormai in netta crescita in tutta Europa. In Germania l'AfD è presente in tutti i 16 parlamenti regionali. Abbiamo parlato con Elisabeth Fekete, direttrice dell'Istituto sulle relazioni interraziali (IRR) e anche responsabile del settore Ricerca Europeo, oltre che autrice di un libro che attraversa, raccontandole, le fratture delle società europee e sui metodi utilizzati dai partiti di estrema destra per la loro avanzata: "Europe's Fault Lines: Racism and the Rise of the Right" (Verso edizioni).

"Si adattano molto velocemente al concetto della libertà di parola e così facendo si spingono fino a legittimare la loro agenda xenofoba e razzista. Sono molto bravi in questo. A esempio guardiamo l'Afd: alcuni temi in Germania sono diventati tabù a causa dell'uso che l'Afd ne fa: sono decisamente razzisti, e negazionisti sull'Olocausto: l'Afd spinge su questi temi, costantemente, nascondendosi dietro il nazionalismo e l'idea che i tedeschi siano dei martiri e vittime dell'uso del politically correct.

Lo fanno - continua Fekete - con estrema consapevolezza. Stiamo quindi tornando piano piano a un punto per cui ciò che prima era considerato fuori legge, come l'incitazione al razzismo, viene di nuovo permesso, diventando così norma. Ci dobbiamo svegliare su questo, i media soprattutto devono farsi delle domande ed essere diretti quando si affrontano i temi sull'estrema destra o li si presenta: è facile poi diventare loro complici in questa crescita".

La Germania affronta costantemente il suo passato oscuro e Berlino è disseminata di memorial in ricordo delle vittime naziste.

Liz Fekete ricorda poi le parole della Merkel in merito al tema:

"La cancelliera Angela Merkel ha affermato una cosa molto forte di recente e cioè che bisogna aspettare che muoiano le generazioni di persone che hanno vissuto l'olocausto e solo allora vedremo quanto la nuova classe politica sarà forte a contrastare il fascismo e l'autoritarismo. Se non capiranno, i nuovi politici, che per combatterli è necessario essere immersi nella storia, creare strutture, e canali di educazione per i giovani che gli indichino quali sono i fattori che causano queste calamità, il resto resterà puro e semplice slogan".

Risorse addizionali per questo articolo • edizione italiana Simona Zecchi

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