(ANSA) - BARI, 08 NOV - Parola alle difese nell'udienza preliminare in corso dinanzi al gup di Trani sulla strage ferroviaria che il 12 luglio 2016 causò tra Andria e Corato la morte di 23 persone il ferimento di altri 51 passeggeri. L'ex presidente del cda di Ferrotramviaria, il conte Enrico Maria Pasquini, si è difeso sostenendo che, quando è avvenuto l'incidente, non ricopriva quel ruolo ormai da tre anni. A lui e agli altri dirigenti della società la Procura di Trani contesta di non aver adeguatamente valutato i rischi, violando una serie di norme sulla sicurezza. Non avrebbero cioè programmato l'adeguamento tecnologico di quella linea a binario unico e che funzionava con il sistema del blocco telefonico. Per la strage rischiano il rinvio a giudizio 17 persone tra dirigenti e dipendenti della società Ferrotramviaria e del Ministero, oltre alla stessa società Ferrotramviaria.
Strage treni Puglia, difesa imputati
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Di ANSA
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