(ANSA) - TORINO, 5 NOV - E' terminato con una sentenza di proscioglimento per tutti i quattro imputati, tra cui l'imprenditore Giovanni Mario Rossignolo, il processo per la morte di due ex operai della Skf di Airasca dovuto, secondo l'accusa, a esposizione ad amianto. La giudice Immacolata Iadeluca ha concesso le attenuanti generiche prevalenti e quindi il reato è caduto in prescrizione. Le difese sottolineano che si tratta di una delle prime applicazioni di una sentenza della Cassazione dello scorso 19 luglio. Per l'avvocato difensore Maurizio Bortolotto "è un cambiamento epocale". "In sostanza - spiega - diventa rilevante il periodo in cui il lavoratore è stato esposto alle sostanze nocive. Nel nostro caso si tratta degli anni Settanta e Ottanta: con la concessione delle attenuanti, dunque, il reato è prescritto. In precedenza, invece, ci si basava sulla data del decesso". Le direttive della Cassazione valgono se c'è stato - come nel caso di Skf - un indennizzo alle persone offese.
Amianto: Skf, prosciolto Rossignolo
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Di ANSA
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