(ANSA) - CAGLIARI, 8 SET - Guerra alle carceri da chi le conosce bene. Non è una ribellione, ma una riflessione. Annino Mele, ex primula rossa dell'Anonima sarda, trentuno anni nei penitenziari di mezza Italia dopo la condanna all'ergastolo per sequestri di persona e omicidio, a 67 anni ora è in libertà condizionale. Ma l'uscita dalla prigione è stata soprattutto interiore ed è arrivata molto prima: ieri sera era a Cagliari per presentare il suo ultimo libro, "Il male dell'ergastolano. Ovvero il tarlo della morte" (Edizioni Sensibili alle Foglie), nell'ambito della rassegna Storie in trasformazione-Mutazioni. Lí spiega, raccontando storie di vita vissuta dietro le sbarre, perché la prigione non è la soluzione. "Non ci rendiamo conto che stiamo diventando una società repressivo-poliziesca - ha detto in un incontro con il pubblico - Parallelamente anche la nostra società sta diventando sempre più violenta. Dobbiamo trovare il modo di cambiare, di migliorare questa società: il carcere non è la soluzione
Annino Mele, l'ergastolano e il carcere
Diritti d'autore
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.
Condividi questo articoloCommenti