(ANSA) - BRESCIA, 23 AGO - "Non volevo ucciderla, l'ho spinta ed è caduta dalle scale". Così Fabrizio Pasini dal carcere di Brescia nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo ha ribadito la sua versione dei fatti sull' omicidio di Manuela Bailo, 35 anni, la sua amante. L'autopsia sul corpo di Manuela Bailo ha evidenziato una frattura composta al cranio che non sarebbe però stata determinante a provocare il decesso. La donna sarebbe morta per soffocamento ma non è chiaro se in conseguenza ad un'emorragia interna o se perché strangolata. Pasini, 48 anni sindacalista Uil, ha ricostruito la nottata di sabato 28 luglio quando è avvenuto il delitto attorno alle cinque del mattino. "Abbiamo litigato per un tatuaggio", ha confermato l'uomo spiegando che la ragazza si sarebbe arrabbiata scoprendo che lui aveva fatto un tatuaggio che avrebbero invece dovuto fare insieme.
Uccisa da amante, morta per soffocamento
Di ANSA
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