Schianto nel 1946, i resti dell'aereo da guerra sulle Alpi

Schianto nel 1946, i resti dell'aereo da guerra sulle Alpi
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Di Stefania De Michele
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Dopo 72 anni la montagna ha restituito quasi tutto lo scheletro del Dakota DC3 precipitato in Svizzera

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Immagini in bianco e nero, voci in falsetto in pieno stile cinegiornale d'epoca. Movietone News - network statunitense, che ricorda l'italiano Istituto Luce - aveva volato con una sua troupe sui luoghi del disastro, documentando in prima mondiale il salvataggio dei 12 passeggeri, miracolosamente illesi, dell'aereo militare americano precipitato sulle Alpi Bernesi.

Movietone News

Sono trascorsi 72 anni da quel giorno del 1946 e la montagna ha restituito lo scheletro del Dakota DC-3: i rottami sono rimasti nascosti sotto la coltre di ghiaccio e neve sino al 2012 quando sono venuti alla luce i primi resti.

Ora però, a causa del gran caldo degli ultimi mesi e del conseguente scioglimento dei ghiacciai, sono finalmente riaffiorate quasi tutte le parti del velivolo. L’apparecchio era precipitato ad una velocità di quasi 300 chilometri all’ora, planando sulla neve : per miracolo non ci furono vittime tra i quattro membri dell’equipaggio e gli otto passeggeri, tra i quali figuravano anche quattro donne e una bambina di 11 anni. I sopravvvissuti allo schianto dovettero attendere i soccorsi per giorni all’interno della fusoliera. Il salvataggio avvenne per via aerea e fu un evento planetario. Era il 24 novembre 1946 e la data segna l'inizio del soccorso aereo alpino.

Ora, dopo l'ondata di caldo degli ultimi tempi, il ghiacciaio ha rilasciato i due terzi della carlinga, ma anche vari oggetti come cucchiai, lattine e altri di uso comune. Se e quando i resti dell'apparecchio saranno recuperati,  ancora non si sa.

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