Crollo ponte, pensieri in piazza Genova

(ANSA) – GENOVA, 19 AGO – Circa 300 persone in piazza De Ferrari
nel tardo pomeriggio per la manifestazione chiamata Ponte16100,
dal numero di codice avviamento postale di Genova, nata sui
social con l’obiettivo di creare un momento collettivo di
elaborazione della tragedia del viadotto Morandi. In piazza
giovani, anziani, famiglie, senza bandiere di partito. Un rotolo
di carta di decine di metri è stato riempito con pensieri per
Genova. Pensieri di rabbia come “Funerali di Stato per un
omicidio di Stato”, “Basta parole… silenzio”, oppure di
speranza: “Genova si rialzerà più bella di prima”. C‘è chi
riporta una testimonianza personale come Carolina che firma la
frase: “Potevo essere vedova e le mie figlie orfane, su quel
ponte mio marito è passato 5 minuti prima del crollo”. O chi
cita Seneca: “Lieve è il dolore che parla, il grande dolore è
muto”. C’era chi, come Nunzia e Marzia, ha preparato e indossato
una maglietta con il disegno stilizzato del ponte. Gli
organizzatori promuoveranno un concerto a settembre per
raccogliere fondi.