Alla scoperta del Sole con la Parker Solar Probe

Alla scoperta del Sole con la Parker Solar Probe
Di Jeremy WilksSelene Verri
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Conto alla rovescia per la sonda della Nasa che si avvicinerà alla nostra stella più di qualsiasi oggetto costruito da mano umana. Collaborerà, da un po' più lontano, anche il Solar Orbiter dell'Esa.

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Questa calda estate sta per diventare ancora più calda per l'ultima nata della Nasa.

La Parker Solar Probe è in partenza per un viaggio in cui si avvicinerà al Sole più di quanto abbia mai fatto qualsiasi oggetto creato da mano umana.

La sonda arriverà a circa 6 milioni di chilometri dalla superficie solare dove la temperatura raggiunge i 1.377 gradi centigradi.

"È una missione pericolosa ma dal potenziale enorme - spiega Jeremy Wilks, inviato del programma di Euronews Space -, perché la Parker Solar Probe attraverserà la corona solare, cioè l''aureola' di gas esterno che avvolge il Sole, dove si producono fenomeni come il vento solare, le eruzioni solari e le espulsioni di massa coronale. C'è molto da imparare in quest'ambiente infernale, perché ciò che accade in prossimità del Sole ha un reale impatto qui sulla Terra".

Abbiamo visto tutti le immagini dell'aurora boreale e australe, provocate dall'interazione del vento solare con gli strati superiori della nostra atmosfera.

E il materiale espulso dal Sole può arrivare a danneggiare satelliti e in casi estremi anche provocare blackout alla rete elettrica.

"Gli scienziati della Nasa - continua Jeremy Wilks - useranno la Parker Solar Probe per misurare il campo magnetico della corona solare, il che dovrebbe permettere di prevedere meglio l'attività solare in futuro. Collaborerà alla missione anche un nuovo veicolo spaziale europeo, il Solar Orbiter dell'Esa, che volerà più lontano dal Sole, e lo mapperà con l'aiuto di vari strumenti".

Con il più caldo incontro ravvicinato con la nostra stella la scienza intende riuscire là dove la mitologia ha fallito, e vendicare Icaro una volta per tutte.

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