(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Sono arrivati a lui grazie all'analisi del suo computer e del telefono cellulare. Sui supporti digitali ha lasciato tracce inequivocabili. Per gli investigatori nessun dubbio sull'autore dell'attentato avvenuto a Viterbo il 3 settembre del 2015 durante la tradizionale processione della "Macchina di Santa Rosa". Si tratta di un venticinquenne italiano di origini lettoni, ora accusato dalla procura della Tuscia di strage e violazione della legge sulle armi. Il giovane è stato raggiunto oggi da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere dove già si trova perché sospettato di terrorismo alla luce di alcune affermazioni lasciate sui social network a sostegno della Jihad. Il giovane era stato arrestato dagli inquirenti italiani nei mesi scorsi in seguito ad una segnalazione della Fbi per alcune sue frasi comparse sul web a sostegno dell'azione dell'estremista islamico Sayfullo Saipov, l'uomo che il 31 ottobre 2017 uccise otto persone a New York investendole con un camion su una pista ciclabile.