Salvini chiede 20mila euro a antagonista

(ANSA) – MILANO, 17 LUG – “Salvini, in nome della bellezza edell’intelligenza. Fai un gesto nobile. Sparati in bocca. Ps:prima o poi verrai appeso a un lampione, ne sei consapevole?”.Così su Facebook, attraverso un profilo ‘fake’, ValerioFerrandi, giovane antagonista milanese e leader dell’areaanarchica, aveva replicato ad un post del segretario della LegaMatteo Salvini, il 25 aprile del 2016, ed è finito a processocon l’accusa di diffamazione e minacce. Procedimento nel qualelo stesso Salvini si è costituito parte civile, chiedendoall’imputato 20mila euro di danni. La prima udienza del processo a carico del giovane si ètenuta oggi davanti al giudice Giuseppe Vanore e il prossimo 30gennaio sarà sentito il leader della Lega. “In una giornatasacra come il 25 aprile – ha detto fuori dall’aula Ferrandi,figlio di Mario, ex di Prima Linea – il signor Salvini dovrebbeevitare le consuete provocazioni. La mia non era una minaccia maun invito a studiare la storia per evitare che si ripeta”.