Macron e il discorso all'ombra del Re Sole

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Di Loredana Pianta
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La residenza di Versailles è diventata strumento politico del Presidente francese

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Un anno dopo, Emmanuel Macron ha riunito nuovamente le due Camere del Parlamento a Versailles, per annunciare i punti centrali del suo programma per il 2019. Diversamente dai suoi predecessori, il Presidente francese sta scegliendo frequentemente la residenza del Re Sole per lanciare messaggi politici. Quasi a rapprentare - dicono gli analisti - la forza del proprio potere e della Francia.

Nel suo discorso di quasi un'ora e mezza, Macron ha parlato anche della necessità di "un'Europa dei popoli, dove le 28 Nazioni forse non si muoveranno tutte con lo stesso passo, ma si mostreranno capaci di agire insieme".

"La vera frontiera che attraversa l'Europa è quella che separa i progressisti dai nazionalisti", ha detto ancora il Capo di Stato, che è apparso molto teso.

"La battaglia avrà la posta in gioco delle elezioni europee del 2019, un voto che rappresenterà un punto di svolta. Ma una minaccia può rappresentare una grande opportunità. È su questa crisi che creeremo le basi della potenza europea, dell'indipendenza europea, della coscienza europea, dopo 70 anni di pace che ci hanno troppo spesso portati a perdere di vista il senso stesso dell'Europa".

Gran parte del suo intervento è stato dedicato a smantellare l'immagine di "presidente dei ricchi", che ha affossato la sua popolarità, secondo i sondaggi, oggi ben al di sotto del 40%.

Macron ha assicurato che metterà in campo politiche per ridurre le disuguaglianze, favorendo la meritocrazia e l'emancipazione sociale delle fasce povere della popolazione.

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