Nel bidone calciatore era ancora vivo

Nel bidone calciatore era ancora vivo
Di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 2 LUG - Andrea La Rosa, l'ex calciatore di35 anni ucciso nel novembre 2017 a Milano, è morto per "l'azionecombinata dell'inalazione dei fumi dell'acido e del confinamentoall'interno del bidone" dove era stato infilato il corpo peressere sciolto. Si legge nella nota di riepilogo delle indaginicondotte dai carabinieri che oggi hanno notificato l'avviso aidue arrestati, Raffaele Rullo e a sua madre AntoniettaBiancaniello, in carcere con l'accusa di averlo ucciso per undebito nei confronti di La Rosa di oltre 30mila euro. Dalla perizia sul corpo è dunque emerso che l'ex calciatoredel Brugherio non è morto per le ferite inferte nella cantina invia Cogne dove ha incontrato i suoi assassini, ma soffocato daifumi dell'acido che avrebbe dovuto far sparire il suo cadavere.Rullo lo ha attirato in via Cogne con la scusa di presentarglisua madre, i due gli hanno somministrato due narcotizzanti chelo hanno stordito consentendo a madre e figlio di trascinarlonelle cantine. Qui lo hanno infilato nel bidone.

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