Mambro, a Bologna mi sento deportata

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Di ANSA
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(ANSA) - BOLOGNA, 23 MAG - "C'è una sorta di autodifesapersonale, faticosa. Faccio molta fatica anche a ricordare.Venire a Bologna è faticoso, mi sento una deportata qui aBologna". L'ha detto in un passaggio della testimonianza alprocesso a Bologna all'imputato Gilberto Cavallini FrancescaMambro, condannata per la strage del 2 Agosto 1980. L'ex Narl'ha detto spiegando la difficoltà nel rispondere al Pm,Antonello Gustapane, che chiedeva dettagli risalenti allaprimavera 1980. Le sue parole hanno suscitato qualche mugugno daparte del pubblico in aula composto anche da familiari dellevittime della strage. "Dopo Acca Larentia nell'ambiente si cominciò a riflettereche noi di destra eravamo carne da macello", ha risposto invecequando lo stesso pm le ha chiesto perché fece la prima rapina aRoma, nel 1979, all'armeria di via IV Novembre uno dei primiatti violenti dell'ex Nar. E ha aggiunto: "Non ho mai perdutol'umanità anche quando ho fatto cose malvagie. Non ho fattonulla di cui dovermi vergognare qui oggi a Bologna".

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