Emma Marcegaglia a euronews: Non temo derive populiste in Italia. Investire in educazione

Emma Marcegaglia a euronews: Non temo derive populiste in Italia. Investire in educazione
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Di Cecilia Cacciotto
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La presidente di Business Europe non teme un'ondata di euroscetticismo per l'Italia, dopo il voto del quattro marzo. Il prossimo governo dovrà insistere sulle riforme già intraprese e investire di più in educazione

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Dopo il 4 marzo in Italia non ci sarà una deriva populista né anti-europea, a dirlo Emma Marcegaglia, presidente di Business Europe che guarda al  voto con ottimismo.

 "Non sono particolarmente preoccupata perché se guardo alla storia dell'Italia, l'Italia ha sempre mantenuto un atteggiamento pro europeo non abbiamo mai avuto una brexit, una catalogna e credo che questo Paese, malgrado i suoi difetti, manterrà una vocazione europeista e avrà un governo che sarà in linea con l'Europa".

 Quali le priorità del prossimo governo?

Per la presidente di Business Europe biosgna rafforzare "questa ripresa che malgrado inferiore rispetto alla media europea c'è, non distruggere le buone riforme che negli ultimi 7, 8 anni l'Italia ha fatto, concentrarsi fortemente sull'educazione che costituisce la vera chiave per affrontare le sfide del futuro.

Se la questione meridionale è quasi scomparsa dalla campagna elettorale, resta una questione irrisolta.

"Malgrado  gli incentivi e le misure specifiche adottate da questo governo per il Mezzogiorno, tra il nord e il sud Italia resta un gap profondo. Ci vuole una Pubblica amministrazione efficiente e corretta; io personalmente non sono per iniziative diverse tra nord e sud; non sono per iniziative diverse per il nord e il sud, servono le stesse cose ma al sud servono con un'intensità maggiore".

Perché c'è così poca Italia in Europa?

"Forse perché c'è l'idea che l'Europa è lontana e non è là che si decide, invece, la verità è che molte delle cose che riguardano la vita dei cittadini e delle stesse imprese viene decisa in Europa".

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