Med Forum 2017: l'intervista di Euronews a Federica Mogherini

Med Forum 2017: l'intervista di Euronews a Federica Mogherini
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

La seconda giornata dei Mediterranean Dialogues, la conferenza dedicata alle sfide e agli equilibri nella regione del mediterraneo, è stata l'occasione per un confronto con l'Alto Rappresentante Ue per gli Affari Esteri, che ha parlato delle relazioni tra Trump e l'Ue e il dossier Corea del Nord

PUBBLICITÀ

Gardenia Trezzini, Euronews: "Come parlate voi europei con l'amministrazione Usa?"

Federica Mogherini: "A volte mi viene in mente la battuta di Kissinger quando chiedeva: dateci il numero di telefono dell'Europa, adesso il numero di telefono dell'Europa ce l'hanno. A volte viene a noi di chiedere quale sia il numero di telefono di Washington, ma ci parliamo molto spesso e lavoriamo molto bene insieme su moltissimi temi"

Gardenia Trezzini, Euronews: "Parlate della Corea del Nord, ci sono stati scambi, qual'è la vostra posizione, perchè la diplomazia europea sulla questione Corea del Nord è sembrata finora timida?"

Federica Mogherini: "No, assolutamente. Noi siamo stati i primi non soltanto a mettere in pratica tutte le sanzioni che sono state decise a livello della Nazioni Unite, ma siamo stati i primi ad aggiungere ulteriori elementi di pressione economica su Pyongyang autonomanmete in modo estremamente rapido in coordinamento con i nostri partners americani ma soprattutto con i nostri parteners della regione. Coordiniamo passo passo  la nostra azione con Washington, con Seoul, con Tokyo. Ma anche con Pechino e Mosca, perchè sulla Corea del Nord quello che può riuscire ad aprire una strada negoziale è l'unità della comunità internazionale. l'Unità del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e uno sforzo congiunto che quindi includa anche il lavoro che soprattutto la Cina può fare in questo frangente di apertura di un canale diplomatico che ad oggi non c'è".

Condividi questo articoloCommenti