La seconda giornata dei Mediterranean Dialogues, la conferenza dedicata alle sfide e agli equilibri nella regione del mediterraneo, è stata l'occasione per un confronto con l'Alto Rappresentante Ue per gli Affari Esteri, che ha parlato delle relazioni tra Trump e l'Ue e il dossier Corea del Nord
Gardenia Trezzini, Euronews: "Come parlate voi europei con l'amministrazione Usa?"
Federica Mogherini: "A volte mi viene in mente la battuta di Kissinger quando chiedeva: dateci il numero di telefono dell'Europa, adesso il numero di telefono dell'Europa ce l'hanno. A volte viene a noi di chiedere quale sia il numero di telefono di Washington, ma ci parliamo molto spesso e lavoriamo molto bene insieme su moltissimi temi"
Gardenia Trezzini, Euronews: "Parlate della Corea del Nord, ci sono stati scambi, qual'è la vostra posizione, perchè la diplomazia europea sulla questione Corea del Nord è sembrata finora timida?"
Federica Mogherini: "No, assolutamente. Noi siamo stati i primi non soltanto a mettere in pratica tutte le sanzioni che sono state decise a livello della Nazioni Unite, ma siamo stati i primi ad aggiungere ulteriori elementi di pressione economica su Pyongyang autonomanmete in modo estremamente rapido in coordinamento con i nostri partners americani ma soprattutto con i nostri parteners della regione. Coordiniamo passo passo la nostra azione con Washington, con Seoul, con Tokyo. Ma anche con Pechino e Mosca, perchè sulla Corea del Nord quello che può riuscire ad aprire una strada negoziale è l'unità della comunità internazionale. l'Unità del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e uno sforzo congiunto che quindi includa anche il lavoro che soprattutto la Cina può fare in questo frangente di apertura di un canale diplomatico che ad oggi non c'è".