La sonda della missione ExoMars comincia a inviare sulla Terra le prime immagini di Marte.
La sonda della missione ExoMars comincia a inviare sulla Terra le prime immagini di Marte.
La fase operativa vera e propria non è ancora cominciata, ma secondo l’Agenzia spaziale europea si può stimare che le potenzialità siano altissime.
Il Tgo (Trace Gas Orbiter) è entrato nell’orbita marziana il 19 ottobre dopo aver rilasciato il lander Schiaparelli.
Il Tgo, che nasce dalla collaborazione fra l’Esa e l’agenzia spaziale russa Roscosmos, sta percorrendo un’orbita ellittica intorno al pianeta rosso, a una distanza che varia da circa 300 km a 98mila km, a intervalli di circa quattro giorni. A regime l’orbita definitiva dovrebbe essere a circa 400 km dalla superficie.
Networking at the #RedPlanet! ESA's
ESA_TGO</a> aces data relay test w/NASA's <a href="https://twitter.com/MarsRovers">
MarsRovers &MarsCuriosity</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/datarelay?src=hash">#datarelay</a> <a href="https://t.co/78jSt3YSHq">https://t.co/78jSt3YSHq</a> <a href="https://t.co/53wgrm5YLv">pic.twitter.com/53wgrm5YLv</a></p>— ESA Operations (
esaoperations) November 30, 2016
Il suo compito principale è quello di realizzare un inventario dei
gas atmosferici di Marte. Il dispositivo è in grado di rilevare sostanze gassose che rappresentino una componente pari ad almeno l’1% del totale.
#Mars labyrinth – Was there a former ocean within Utopia Planitia? Space Science Image of the week: https://t.co/dTBlWniSnQpic.twitter.com/sjLyuIO1ZO
— ESA Science (@esascience) November 28, 2016
Gli scienziati vanno soprattutto a caccia di metano, che potrebbe essere una possibile spia della presenza di organismi viventi, e poi di vapore acqueo, diossido d’azoto e
acetilene.
Le prime 11 fotografie sono state scattate il 22 novembre, in occasione dell’ultimo passaggio alla distanza più ravvicinata, alla distanza di 235 km dalla superficie di Marte e in particolare dalla zona
chiamata Hebes Chasma, la regione che si trova nella parte pi�
settentrionale della Valles Marineris, caratterizzata dalla presenza di canyon.
We're looking forward to testing our
ESA_TGO</a>'s science instruments in <a href="https://twitter.com/hashtag/Mars?src=hash">#Mars</a> orbit next week! Full story: <a href="https://t.co/1WQODYkXY8">https://t.co/1WQODYkXY8</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/ExoMars?src=hash">#ExoMars</a> <a href="https://t.co/3xfwoKIFAl">pic.twitter.com/3xfwoKIFAl</a></p>—
ESA_ExoMars (@ESA_ExoMars) November 18, 2016
Misure complementari saranno fatte da un altro strumento, il Frend, un rivelatore di neutroni, che rileverà il flusso di neutroni sulla superficie del pianeta. Creato dall’impatto dei raggi cosmici, la modalità di emissione del flusso fornisce dettagli sulla composizione degli strati superficiali del pianeta. In particolare per quanto riguarda l’acqua e il ghiaccio presenti.