Il passato ritorna per Microsoft sotto forma di un’indagine antitrust, in Cina questa volta, su alcune delle pratiche che in passato l’avevano portata a scontrarsi con le autorità americane ed europee (e a pagare multe salatissime).
Gli investigatori di Pechino accusano il gigante del software di scarsa trasparenza riguardo alle vendite di Windows e del pacchetto di produttività Office.
Sotto la lente, in particolare, la consueta abitudine di imporre agli utenti del suo sistema operativo il navigatore Internet Explorer e il lettore Windows Media Player.
Se non altro Redmond è in buona compagnia stavolta, considerata l’ondata di indagini antitrust in corso in Cina contro le multinazionali straniere.