Cipro, Anastasiades alla prova dei negoziati per il salvataggio

Per le strade di Cipro sono andati in scena festeggiamenti da stadio, ma le vere difficoltà per il neo-eletto presidente Nicos Anastasiades cominciano ora.
Sostenuto dalla Germania di Angela Merkel, convinto europeista, il sessantaseienne leader del principale partito di opposizione – risultato vincitore al ballottaggio con un ampio margine – ha un compito gravoso: ridare vigore ai negoziati per il salvataggio del Paese, a pochi passi dal fallimento a causa dell’esposizione del sistema bancario alla Grecia.
“La mia prima priorità – dichiara – sarà quella di ristabilire la credibilità di Cipro. Sono determinato a lavorare insieme con i nostri partner europei e allo stesso tempo ad adempiere alle nostre responsabilità. Mi impegno a mettere in campo tutte le misure necessarie per portare il Paese fuori dalla crisi economica”.
17 miliardi e mezzo di euro: è la cifra necessaria per salvare Cipro. Poco in confronto a quanto messo in campo per la Grecia, ma molto se si considera che il Pil dell’isola è di poco superiore: 18 miliardi.
Vero nodo dei negoziati sarà ora il ruolo della Russia. Angela Merkel insiste che partecipi al salvataggio, considerati gli ingenti capitali russi presenti nel poco trasparente e poco tassato sistema bancario cipriota. E Anastasiades, nei giorni precedenti al ballottaggio, aveva fatto sapere: l’accordo con la Russia una “priorità immediata”.