Con l’accusa di aver fatto propaganda contro lo Stato, tre blogger vietnamiti sono stati condannati a scontare dai 4 ai 12 anni di carcere.Una sentenza
che arriva alla fine di un processo lampo rimasto sordo agli appelli alla libertà arrivati dagli Stati Uniti e da tutto l’occidente.
Secondo il giudice, gli accusati hanno ‘‘abusato della loro popolarità su internet per postare articoli che distruggono la fiducia dei cittadini nello Stato’‘.
A minare il governo comunista è il web, dove corre sempre più veloce la voce del dissenso. I tre blogger hanno creato sulla rete il “Club dei giornalisti liberi”, uno spazio dove si denunciano la corruzione e il modello di sviluppo economico del Paese che versa in una grave crisi economica.