Una Serbia integrata nell’Unione europea, è tra le priorità del neo presidente Tomislav Nikolic, che ha appena giurato davanti al parlamento serbo uscito dalle legislative del 6 maggio.
Un cammino che tuttavia non deve comportare in nessun modo la rinuncia al Kosovo, ‘‘parte integrante del paese”. Il capo di stato conservatore si è detto pronto a riprendere rapidamente i negoziati con Pristina, interrotti per via del processo elettorale.
“Voglio una Serbia che abbia due porte, una verso est e l’altra verso ovest’‘, ha aggiunto Nikolic. Il riferimento è ai rapporti con la Russia, dove si è recato lo scorso fine settimana.
Una visita, seppure non ufficiale, che precede quella di Bruxelles del 14 giugno.
Belgrado, candidata in marzo, è in attesa di conoscere una data per l’avvio del negoziato di adesione.