L'istruzione a sostegno delle minoranze

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Di Euronews
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La convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia ha come obiettivo proteggere i bambini dalle discriminazioni. I bambini che vivono in comunità emarginate o fanno parte di minoranze soffrono l’esclusione sociale ed educativa. In Afghanistan, in India e in Spagna diversi progetti lavorano al miglioramento delle loro condizioni di vita.

Afghanistan: Jat, una minoranza non riconosciuta

Robeena ha vent’anni e a volto scoperto vende braccialetti nel mercato di Kabul. Fa parte della minoranza nomade dei Jat e non è mai andata a scuola. Robeena e la sua famiglia vivono in un campo alla periferia della città.

I Jat non sono riconosciuti ufficialmente come minoranza, per cui non hanno carta d’identità, né accesso all’istruzione. Sono discriminati e la stessa parola Jat è usata come un insulto. Sharoy-e-Qambagh, in un’altra zona della città, è il più grande campo di Kabul. Qui vivono anche dei Jat e per la prima volta hanno potuto ricevere un’istruzione, grazie ad Aschiana, una Ong afghana.

en.wikipedia.org/wiki/Jat_people
www.aschiana.com/

India: il più grande collegio tribale

Odisha è uno degli Stati più poveri dell’India. Ha nove milioni di abitanti. Il governo non riesce ad occuparsi di tutti a causa delle risorse troppo limitate. Un giovane imprenditore sociale, Achyuta Samanta, ha cominciato ad occuparsi di loro fondando il Kalinga Institute of Social Sciences.

Aperto nel 1993, con 125 studenti, ora il KISS è il più grande collegio tribale con oltre quindicimila allievi. Offre alloggio, cibo, cure mediche, istruzione dalla materna alla formazione post-laurea. La formazione professionale fa parte dei corsi dell’istituto. Il programma “earn while learn”, “guadagna studiando” li prepara alla vita attiva. Anche lo sport è un’attività chiave che ha portato gli allievi in una decina di Paesi. Hanno anche vinto i mondiali di rugby under 14 a Londra.

www.kiss.ac.in
www.orissadiary.com

Spagna: rom, istruzione e eguaglianza sociale

La Mina a Barcellona è uno degli luoghi più stigmatizzati della Spagna, e ospita migliaia di famiglie rom. In una biblioteca del quartiere ogni giorno c‘è chi lotta contro l’esclusione sociale di questo gruppo etnico, partendo dal pilastro di tutto, l’istruzione dei bambini.

Ezequiel Pérez è uno degli insegnanti. E’ rom e studente all’ultimo anno di ingegneria chimica. E’ uno dei 1200 giovani che hanno ricevuto sostegno dalla fondazione per rom Pere Closa, che considera la frequenza scolastica un modo per raggiungere l’eguaglianza sul piano sociale.

www.www.fundaciopereclosa.org

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