Nursultan Nazarbayev ringrazia ma dice no al referendum per garantirgli la terza presidenza del Kazakhstan fino al 2020.
E gioca piuttosto la carta delle elezioni anticipate che, senza opposizione, è certo di vincere.
Una contromossa che interviene dopo il no della Consiglio costituzionale che aveva bocciato gli emendamenti introdotti dal parlamento e parlato di consultazione illegale. E dopo le critiche di Bruxelles e Washington.
Controllato interamente dal partito del presidente, il parlamento aveva approvato un’iniziativa popolare firmata da 5 milioni di cittadini per far saltare 2 turni di elezioni presidenziali.
Nazarbayev, 70 anni, guida questo paese ricco di idrocarburi dal crollo dell’Unione sovietica.