Fine della crisi politica in Belgio: il governo ad interim ottiene la fiducia

97 sì, 46 no. Il parlamento belga ha dato la fiducia al governo ad interim del liberale Guy Verhofstadt mettendo fine a 196 giorni di crisi politica. Il nuovo esecutivo guiderà il paese per tre mesi.
“Viviamo in un paese che secondo me è fantastico – ha dichiarato Verhofstadt – È un paese che non conosce lo sciovinismo e dove vivono persone di buon senso che lavorano duramente. Noi facciamo lo stesso”.
A partire da marzo il Belgio dovrà avere un governo a pieno titolo e, con ogni probabilità, a guidarlo sarà il cristiano democratico Yves Le terme, vincitore alle ultime elezioni. A impedirgli in due occasioni di formare un esecutivo, i veti dei partiti francofoni, contrari alla concessione di una maggiore autonomia alle Fiandre, regione ricca e popolata.
Il rischio di una divisione traumatica del paese è stato, dunque, scongiurato, almeno per il momento. Lo aveva chiesto a gran voce la piazza in questi mesi di profonda incertezza.
A votare la fiducia al nuovo governo, composto da sette fiamminghi e sette valloni, sono stati i democristiani e i liberali di entrambe le etnie, con l’aggiunta dei socialisti francofoni.