Al centro dei colloqui, il problema della frontiera tra nord e sud e il rispetto del processo di pace.
La questione della frontiera irlandese ha dominato l’inizio dei negoziati sulla Brexit. Ovvero come evitare che possa venirsi a creare un confine fisico tra Eire e Irlanda del Nord, in uno scenario dove a dominare sono ancora le incertezze:
La decisione sovrana del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea, ha detto il capo negoziatore Ue sulla Brexit Michel Barnier, insieme a quella di abbandonare il mercato unico e l’unione doganale ha creato molta incertezza, soprattutto in termini di diritti dei cittadini. Un aspetto che riguarda la questione delle frontiere e in particolare l’Irlanda
In Luxemburg today at the Gen. Aff. Council #GAC for an exchange on Brexit negotiations. Happy to meet w Irish foreign min.
simoncoveney</a> <a href="https://t.co/bc3FRhMIWi">pic.twitter.com/bc3FRhMIWi</a></p>— Michel Barnier (
MichelBarnier) 20 giugno 2017
Il problema irlandese, è la sintesi delle icognite principali della Brexit sulla larga scala, tra cui la libera circolazione dei cittadini, il commercio, e nel caso specifico, i rischi per il processo di pace nel nord.
Coveney left in no doubt Ireland is a priority in talks via
RTENewsNow</a> <a href="https://t.co/SsJptJDFyw">https://t.co/SsJptJDFyw</a></p>— Simon Coveney (
simoncoveney) 20 giugno 2017
Un’offerta sui diritti dei cittadini è in arrivo dalla premier britannica Theresa May. Il primo ministro la presenterà al prossimo Consiglio europeo il 22 e il 23 giugno a Bruxelles.