Il numero uno del comitato olimpico russo Alexander Zhukov ha smentito le voci secondo cui la delegazione russa ai Giochi di Rio sarà composta solo da 40 atleti.
Il numero uno del comitato olimpico russo Alexander Zhukov ha smentito le voci secondo cui la delegazione russa ai Giochi di Rio sarà composta solo da 40 atleti. In un incontro con i media a Mosca Zhukov ha ammesso che diversi atleti non rientrano nei criteri stabiliti dal CIO per essere ammessi a Rio.
“Al momento – ha detto Zhukov – è in corso un controllo della lista dei nostri atleti. Le federazioni dei singoli sport stanno lavorando a stretto contatto con le loro controparti internazionali. Il CIO ha fissato dei parametri in tema di doping e alcuni dei nostri atleti non vi rientrano. Non appena avremo terminato la nostra analisi comunicheremo la lista dei partecipanti ai Giochi”.
Intanto continuano a fioccare le esclusione eccellenti. La federazione internazionale di canoa e kayak (ICF) ha squalificato cinque atleti russi, tra cui Alexander Dyachenko, campione olimpico a Londra 2012 nel K2 200 metri. I nomi dei cinque atleti – gli altri sono Elena Aniushina (K2 500 metri), Natalia Podolskaia (K1 200), Andrey Kraitor (C1 200) e Alexey Korovashkov (C2 1000) – compaiono nel rapporto McLaren che ha fatto luce sul sistema di doping messo in atto nel paese.
La stessa sorte è toccata a tre canottieri (Ivan Balandin, Anastasia Karabelshchikova e Ivan Podshivalov) e a due compenenti della squadra di pentathlon (Maksim Kustov e Ilya Frolov). Saranno invece a Rio, dopo il via libera delle rispettive federazioni, le squadre di judo, tiro a volo e tiro a segno.