Benessere in Azerbaigian, dai vulcani di fango alle sorgenti termali

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Di Monica PinnaEuronews
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L'Azerbaigian offre alcuni dei paesaggi più singolari e inaspettati: una meta ideale per chi vuole sposare benessere, divertimento e un pizzico di avventura

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Il benessere in Azerbaigian si accompagna a divertimento e avventura.

Partendo dalla capitale Baku, il Paese offre alcuni dei paesaggi più singolari e inaspettati in cui sperimentare la cura della persona. Si va dalle cure termali ai bagni di fango, tra panorami desertici o boschi lussureggianti. 

A un'ora di macchina da Baku, arriviamo al Parco Nazionale di Gobustan, disseminato di vulcani di fango: sembra di essere ai confini del mondo.

I vulcani di fango

L'Azerbaigian ospita la più grande concentrazione di vulcani di fango al mondo: sono oltre 300, sparsi in tutto il Paese. Alcuni sono presenti nella penisola del Gobustan, in un paesaggio post-apocalittico.

Sabina Kazimova è geologa al Centro di rilevamento sismico azero. Ci racconta che l'Azerbaigian presenta una vasta tipologia di questi vulcani : "Se ne possono trovare di tutti i tipi. Possono essere attivi, dormienti, sotterranei, subacquei, insulari. Alcuni rilasciano attivamente petrolio".

Questi cumuli conici gorgogliano, sputano e talvolta eruttano fango denso e freddo.

E' un'esperienza tanto unica quanto divertente immergersi nella loro lava fangosa, che sembra ribollire.

"Quando un vulcano di fango erutta, vengono rilasciati dei gas: per questo motivo ribolle - spiega Kazimova - Per l'80% si tratta di metano, ma ci sono anche anidride carbonica, idrogeno e azoto".
In più, nella lava sono presenti più di 90 minerali e un gran numero di sostanze organiche: una vera panacea per la pelle.

I vulcani di fango - che hanno una profondità che varia tra i 10 e i 15 chilometri - forniscono informazioni preziose sui processi che avvengono nel sottosuolo. Alcuni geologi li considerano come trivelle esplorative a costo zero.

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I vulcani di fangoEuronews

La regione di Gobustan è stata dichiarata monumento storico nazionale dell'Azerbaigian nel 1966. L'obiettivo è quello di preservare le antiche sculture, i vulcani di fango e le pietre a gas della zona. E nello stesso anno è stato istituito il Parco Nazionale di Gobustan, dichiarato Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco nel 2007.

Le sorgenti termali

Dal Gobustan ci dirigiamo verso il sud subtropicale dell'Azerbaigian.

La nostra prossima destinazione è la lussureggiante foresta delle sorgenti termali di Masalli.

"Isti-su" significa letteralmente "acqua calda". L'intera regione è punteggiata da sorgenti di acqua calda. 

"Quest'acqua contiene potassio, calcio, iodio, bromo e altri elementi - spiega Allahyarov Qardashali, proprietario di una sorgente locale - È usata per i trattamenti. Può aiutare a diminuire la tensione addominale, a rafforzare le ossa, a curare le articolazioni e i reni, e a guarire le ustioni".

Attorno alle sorgenti si innalzano nuvole di vapore in quanto l'acqua fuoriesce a una temperatura di circa 90 gradi e proviene da una profondità compresa tra i 90 e i 250 chilometri.

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Sorgenti termali di MasalliEuronews

Tra le zone montuose dell'Azerbaigian sono dislocate oltre mille sorgenti. Nei tempi antichi, tale abbondanza era considerata un dono divino.

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