Esplorando Tokyo: dai trend di Harajuko alle vestigia del Meiji Jingu

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Di Charlotte Kan
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Viaggio per le vie della capitale giapponese, dove l'antico e il nuovo, il sacro e il profano convivono alla perfezione

Come ha fatto il quartiere di Harajuku a diventare un luogo così vivace? Dalla trendy Takeshita Street, con i suoi negozi di moda "kawaii", al santuario Meiji Jingu, passando per il famoso Yoyogi Park, che fu la "casa" dei militari statunitensi dopo la Seconda Guerra Mondiale.

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Harajuku, quartiere famoso in tutto il mondo come il fulcro della moda giovanile più estrema, ha molto da offrire a chi è interessato a cultura e storia. Il cuore della cultura di strada di Harajuku è la famosa Takeshita Street, 350 metri di moda colorata, cibo e divertimento.

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La stilista Mathilde Baker si compra un gelato in Takeshita Streeteuronews

La nostra guida è Mathilde Baker, una stilista francese che lavora nella zona e che ci spiega come l'atmosfera creativa di Harajuku abbia sviluppato negli anni il suo aspetto caratteristico.

"Harajuku è uno stile di vita che ho adottato più di 10 anni fa", racconta la giovane. "C'è una comunità intorno a questo movimento: ci incontriamo, ci scambiamo idee, creiamo amicizie... Harajuku è lo stile Lolita, che esiste già da un po'. C'è anche lo stile decorativo, che è molto colorato, con molti accessori. Esistono poi mix con gli stili tradizionali giapponesi, come il mio kimono che indosso oggi. E poi ci sono anche stili più dark, più gotici".

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Il negozio di Rimma Doi, in una foto degli anni '80euronews

Molti stilisti espongono qui le proprie creazioni selvagge, come Rimma Doi, proprietario di un negozio, che ha chiamato AC/DC. "Mio padre ha aperto questo negozio nel 1980", ci spiega. "Tanti giovani sono venuti qui e sono nate tante culture diverse. Ora abbiamo la cultura 'kawaii', che è un mix di molte culture di tanti Paesi. Quando ci si sente carini, ecco si tratta di 'kawaii'! Ai giapponesi piacciono le regole, ma abbiamo anche uno spirito punk!"

È probabile che lo spirito libero di Harajuku sia il risultato dell'incontro - o dello scontro - tra la cultura giapponese e quella occidentale, vissuta dopo la Seconda Guerra Mondiale.

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Il negozio di giocattoli Kiddy Land'euronews

Kiddy Land' è un negozio di giocattoli sul viale Omotesando, uno dei primi a vendere articoli alle famiglie americane, che vivevano nel quartiere abitativo per militari, costruito subito dopo la guerra e divenuto presto un quartiere di tendenza.

Tsuyoshi Yamada, storico giapponese, ci spiega che il parco è servito a diversi scopi, fin dagli anni '40. "L'esercito americano voleva fare dello Yoyogi Park un posto dove gli ufficiali potessero vivere con le proprie famiglie e lo ha trasformato in un complesso familiare chiamato 'Washington Heights'. I Giochi Olimpici si svolsero nel 1964 e in quel periodo il Villaggio Olimpico accolse molti atleti. Lo Yoyogi Park aprì poi al pubblico nel 1967".

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Lo Yoyogi Parkeuronews

Oggi Yoyogi è uno dei parchi più popolari di Tokyo. A due passi c'è Meiji Jingu. Ogni anno, più di dieci milioni di persone passano dalle porte di Torii.

Completato nel 1920, questo santuario shintoista è dedicato alle anime dell'imperatore Meiji e dell'imperatrice Shoken. Fu distrutto durante i raid aerei della Seconda Guerra Mondiale, ma venne ricostruito negli anni 50.

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Il santuario Meiji Jingu in foto d'epocaeuronews

L'atmosfera di Meiji Jingu si presta a esperienze spirituali.

Qui, come nel resto di Tokyo, l'antico convive con il nuovo. Progettato dal famoso architetto Kengo Kuma, un museo è stato inaugurato nel 2019, per celebrare il centenario del santuario.

Lontano dal trambusto delle vie dello shopping di Harajuku, Meiji Jingu è un'oasi di pace, un luogo dove i visitatori possono perdersi in 70 ettari di foresta sacra, proprio nel cuore di Tokyo.

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