La rivoluzione dell'economia circolare: dalle auto all'industria alimentare

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Secondo una ricerca del Forum economico mondiale è un settore che da qui al 2030 genererà 4.500 miliardi di dollari

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Il termine "economia circolare" è stato utilizzato per la prima volta dall'economista americano Allan Kneese nel 1988. Da allora è diventata una delle idee più discusse nel mondo degli affari, mettendo insieme temi come riciclaggio, riduzione dei rifiuti, stimolo all'innovazione e creazione di posti di lavoro sostenibili. Secondo una ricerca del Forum economico mondiale l'economia circolare è un affare che da qui al 2030 frutterà 4.500 miliardi di dollari.

L'efficenza è una conseguenza della circolarità. La società di consulenza Accenture prevede che le case automobilistiche che adotteranno un approccio circolare alla produzione potrebbero beneficiare di un potenziale aumento dei profitti del 150%. L'Organizzazione internazionale del lavoro stima che la transizione verso un'economia circolare potrebbe creare 6 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo, visto che le aziende dovranno superare il modo tradizionale di generare profitti estraendo, producendo, usando e smaltendo.

Meno imballaggi tra i rifiuti e nelle discariche

Tra le aziende coinvolte in questa ricerca di sostenibilità c'è Nestlé, la più grande multinazionale del mondo nel settore alimentare. L'azienda ha oltre 250mila dipendenti, centinaia di stabilimenti ed è presente in 186 Paesi. Come può Nestle assicurarsi che un'attività commerciale di questi dimensioni non danneggi il pianeta? 

"Il nostro obiettivo è che nessuno dei nostri imballaggi finisca tra i rifiuti o in una discarica - dice una delle responsabili della circolarità per l'azienda -. Poi stiamo cercando di ridurre l'uso di plastica vergine: siamo sulla buona strada per ridurlo di un terzo entro il 2025. Oggi abbiamo degli ottimi esempi nell'Unione europea, dove sta iniziando un esercizio di armonizzazione sull'etichettatura e sui cassonetti. Speriamo che questi esempi di legislazione facilitino la partecipazione dei consumatori e permettano alle aziende di conformarsi facilmente, concentrandosi su ciò che è più importante, ossia garantire che nessun imballaggio finisca tra i rifiuti o nelle discariche".

Trasformare il mercato dell'auto

Un'altra azienda che sta facendo della circolarità la sua principale strategia è Renault. L'industria dell'auto scarica ogni anno nelle discariche quantità enormi di rifiuti, sostanze chimiche e metalli tossici. Ogni anno in Europa vengono rottamate 11 milioni di auto: l'85% dei materiali utilizzati per la produzione può essere riciclato. Renault ha lanciato il progetto Refactory due anni fa e spera di generare un fatturato di 200 milioni di euro entro il 2025. 

Parte del progetto è una nuova officina nella periferia di Parigi, in grado di rimettere a nuovo 150 auto usate al giorno, dalla meccanica alla verniciatura. In meno di una settimana, le auto sembrano nuove: vengono fotografate e rivendute. In un'altra officina 200 operai sono in grado di rifabbricare oltre 1.600 pezzi diversi di automobili.

"Non solo produciamo motori e cambi con gli stessi requisiti di qualità di quelli nuovi utilizzando materiali ricondizionati provenienti da vecchi motori, ma allo stesso tempo, grazie alla riduzione dei costi nella catena del valore, possiamo fornire ai nostri clienti un'alternativa più economica del 30% rispetto a un motore nuovo", dice il responsabile del progetto Refactory.

Per creare un ecosistema attorno al suo marchio, il gruppo ha appena lanciato un hub di start-up dedicato all'economia circolare.

Tre notizie dal mondo degli affari

Davos ospita il meeting del Forum economico mondiale. "La cooperazione in un mondo frammentato" è il tema dell'evento a cui partecipano più di 2.500 leader mondiali e dirigenti d'azienda. L'edizione di quest'anno segna anche il ritorno dell'evento a gennaio, dopo essere stato spostato in primavera durante la pandemia.

Schlumberger ha pubblicato i risultati del quarto trimestre. Il 2022 è stato un anno di profitti eccezionali per il gigante delle trivellazioni, grazie all'aumento delle vendite di attrezzature causato dai prezzi elevati del petrolio e del gas. Stando all'azienda il Medio Oriente guiderà la crescita nei prossimi anni.

Anche United Airlines ha reso noti i risultati del quarto trimestre. La compagnia ha registrato un forte aumento delle prenotazioni nonostante i crescenti rischi di recessione. Le compagnie aeree statunitensi stanno vivendo il miglior momento dall'inizio della pandemia. Il dollaro forte sta incoraggiando un maggior numero di americani a viaggiare all'estero, soprattutto durante le festività.

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