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A Dubai vanno di scena i prototipi rivoluzionari

A Dubai vanno di scena i prototipi rivoluzionari
Diritti d'autore  euronews   -   Credit: Dubai

Le menti accademiche più brillanti e giovani sono arrivate a Dubai per il primo evento della mostra "Prototypes Against Humanity". Prototipi e tecnologie originali, d'impatto e innovativi creati da studenti e neolaureati di oltre 100 Paesi si sono riuniti nella speranza di cambiare il mondo con le loro creazioni.

L'inquinamento da plastica è una sfida cruciale a livello globale. Una risposta che arriva dalla Germania aiuterebbe gli oceani in sofferenza: una barriera fluviale a basso costo nota come "Trashboom". L'azienda che l'ha ideata, la Plastic Fischer, afferma che l'80% della plastica degli oceani nasce nei fiumi. La barriera opera alla fonte, e questo le permette di essere 300 volte più efficiente in termini di costi raccogliere la plastica prima che raggiunga l'oceano.

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Moritz Schulz, cofondatore e consulente di design della Plastic Fischer GmbH, spiega che l'avventura ha avuto inizio in Indonesia. "Siamo stati lì per otto mesi per sviluppare l'oggetto sul campo, perché non avevamo alcuna conoscenza in merito: ora ci stiamo espandendo, soprattutto in India, siamo attivi in sei diverse località e abbiamo circa 30 barriere attive, 60 dipendenti a tempo pieno che si occupano della gestione dei rifiuti e abbiamo già raccolto 340 tonnellate di rifiuti plastici", ha continuato.

Una sedia, ma anche un dispositivo salvavita

All'evento era presente anche l'innovatore filippino Aleksander Wieneke, che ha sviluppato una sedia che può trasformarsi in un dispositivo di galleggiamento salvavita. L'idea è nata dopo la sua esperienza come vittima di un tifone all'età di 9 anni. Come un pezzo di origami, si trasforma in meno di un minuto in una zattera di salvataggio.

Aleksander Wieneke, designer di NOAH, presenta la sua opera dicendo che il problema delle inondazioni persiste ancora, insieme al rischio correlato di folgorazioni e ad altri possibili pericoli. "Così ho pensato: "Dovremmo essere in grado di aiutare coloro che sono vulnerabili", osserva.

Dalle banane alle borse

Un altro problema è quello dei rifiuti. In Burundi, nell'Africa orientale, gli avanzi delle coltivazioni di banane vengono trasformati in borse riutilizzabili. La soluzione è combattere l'inquinamento e il cambiamento climatico attraverso un'economia circolare, aggiungendo valore alle piantagioni di banane e creando posti di lavoro per i giovani disoccupati.

"Il 90% della popolazione del Burundi si occupa di agricoltura: dopo il raccolto, ci sono molti rifiuti nelle piantagioni di banane e noi li raccogliamo, collaborando con molte cooperative che coltivano banane: poi compriamo questi scarti e li trasformiamo in una borsa ecologica", dice Jolis Nduwimana, fondatore di Warrior Eco-Green Enterprise (Wege).

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Molti dei creatori di Prototypes For Humanity avevano puntato gli occhi sul premio, ma i vincitori potevano essere solo quattro, ognuno dei quali ha ricevuto 24 mila euro destinati allo sviluppo della loro idea.

"L'idea del premio è quella di valorizzare l'eccellenza accademica: cerchiamo soluzioni che utilizzano la tecnologia in modo innovativo, e che possono essere utili per altre comunità e per il pianeta", afferma Tadeu Baldani Caravieri, direttore di Prototypes for Humanity. "Incoraggiamo le persone a venire a scoprire le incredibili innovazioni provenienti da oltre 45 Paesi", continua. "Naturalmente, gli investitori, gli enti pubblici e privati che vogliono impegnarsi con loro sono i benvenuti", aggiunge il direttore.