La Ue sbloccherà 17 miliardi per i governi che aiutano i rifugiati ucraini

In collaborazione con The European Commission
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Di Naomi Lloyd
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Per aiutare i Paesi dell'Ue a far fronte alle spese immediate e urgenti per l'accoglienza di questi rifugiati Bruxelles ha adottato un'azione di coesione a favore dei rifugiati ucraini all'interno dell'Unione (misura nota come Care)

Con una mossa senza precedenti l'Unione europea ha concesso ai rifugiati ucraini il diritto di vivere e lavorare nell'Unione europea per un massimo di 3 anni, in base alla direttiva sulla protezione temporanea: potranno avere accesso all'assistenza sanitaria, all'istruzione e all'alloggio e avranno il diritto di circolare liberamente nei paesi dell'Ue.

Si stima che circa 6 milioni di rifugiati ucraini abbiano attraversato il confine con l'Europa. Per aiutare i Paesi dell'Ue a far fronte alle spese immediate e urgenti per l'accoglienza di questi rifugiati Bruxelles ha adottato un'azione di coesione a favore dei rifugiati ucraini all'interno dell'Unione (misura conosciuta come Care).

Care consente ai paesi dell'UE di utilizzare i fondi non spesi e non assegnati, pari a diversi miliardi di euro, provenienti dal bilancio del Fondo di coesione 2014-2020. Il Fondo di coesione comprende i finanziamenti del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (Fead) e fornisce fondi per gli investimenti nelle regioni dell'Ue. Inoltre 10 miliardi di euro del fondo per la ripresa della pandemia noto come React-Eu per il 2022 possono ora essere utilizzati per aiutare i rifugiati dall'Ucraina.

Quanto denaro riceveranno effettivamente i governi dell'Ue?

La Commissione europea stima che il finanziamento totale sbloccato da Care sarà di circa 17 miliardi di euro. I governi hanno il diritto di chiedere il rimborso dei fondi già spesi dall'inizio dell'aggressione militare della Russia in Ucraina.

3,5 miliardi di euro dei 10 miliardi di euro di React-Eu sono già stati versati, in modo che i Paesi abbiano finanziamenti immediati. Gli Stati membri che ospitano il maggior numero di rifugiati hanno ricevuto la quota maggiore.

Il denaro contribuirà a coprire i costi di alloggi temporanei, forniture di cibo e acqua, coperte e vestiti. I fondi possono essere utilizzati anche per servizi come la consulenza psicologica, l'assistenza medica e l'istruzione, nonché per la formazione, i corsi di lingua e l'assistenza all'infanzia.

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