Vertice Ue-Ua: i leader dei due continenti a Bruxelles per rinnovare il partenariato Europa-Africa

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A cinque anni dal loro ultimo incontro i leader dei due continenti si riuniscono il 17 e 18: al centro dei colloqui commercio, investimenti, educazione e agricoltura. Si parlerà anche di pandemia e cambiamento climatico

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A Bruxelles sta per cominciare il sesto summit tra Unione europea e Unione africana. A cinque anni dal loro ultimo incontro i leader dei due continenti si riuniscono il 17 e 18 per discutere il futuro del loro partenariato. Si parlerà di commercio, investimenti, educazione e agricoltura. Al centro dei colloqui anche pandemia e cambiamento climatico.

"Due continenti con una visione comune fino al 2030" è il tema del summit: una maggiore prosperità è l'obiettivo principale perseguito dai leader africani ed europei. Macky Sall, presidente dell'Unione Africana, ha recentemente delineato i pilastri di questa partnership durante la visita di Ursula von der Leyen in Senegal. "L'ambizione comune dei leader africani ed europei per questo incontro è di rinnovare questo partenariato, renderlo più moderno e orientato all'azione", ha detto il presidente del Senegal.

L'Unione europea intende investire 150 miliardi di euro in Africa per la transizione verde e digitale, la creazione di posti di lavoro, la sanità e l'istruzione. "Ci saranno finanziamenti a fondo perduto, ma anche prestiti - dice Jutta Urpilainen, commissario Ue per i partenariati internazionali -. Speriamo di ottenere qualche contributo a questo pacchetto a dal settore privato. L'idea è quella di avere un progetto concreto e tangibile".

Questi progetti in Africa potrebbero includere qualsiasi cosa, dalla produzione di energia verde alle infrastrutture, compresi centri per i vaccini. La Repubblica democratica del Congo è un attore chiave nelle relazioni tra Africa ed Europa. Il paese ha una popolazione numerosa e giovane e vaste risorse minerarie. Ma stando ad Anafak Japhet, professore di relazioni internazionali all'Università di Yaoundé, bisogna fare di più per sviluppare il suo potenziale.

"In Africa continuano ad essere impiegate tecnologie e competenze europee - dice Japhet- senza però formare la manodopera locale, senza trasferire la tecnologia in loco. Quindi il successo della Repubblica Democratica del Congo dipende da due cose: il trasferimento delle tecnologie e la formazione dei manager". Lo sviluppo di industria e tecnologia locale è al centro della visione dell'Africa per gli anni a venire: non solo porteranno benefici alla popolazione locale, ma miglioreranno anche le relazioni del continente con il resto del mondo.

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