Elon Musk: "I bitcoin inquinano non li uso più". Crolla la criptovaluta

la decisione di Tesla è fondata su preoccupazioni ambientaliste
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"Non li accetteremo più come mezzo di pagamento, hanno un impatto ambientale troppo grande" scrive Musk su twitter

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l produttore di auto elettriche Tesla smetterà di accettare Bitcoin come mezzo di pagamento.

A rivelarlo, con un messaggio sulla piattaforma twitter è stato l'Amministratore delegato Elon Musk, che ha motivato la scelta con preoccupazioni relative all'ambiente.

"Siamo preoccupati - scrive il magnate della tecnologia - per il rapido aumento dell'uso di combustibili fossili per l'estrazione e le transazioni in Bitcoin. In particolare il carbone, che ha emissioni peggiori di qualsiasi altro combustibile".

Musk ha aggiunto che quella delle criptovalute è una "buona idea su molti livelli", ma il suo promettente futuro non può avverarsi "ad un grande costo per l'ambiente".

Tesla, ha aggiunto, non venderà nessuno dei Bitcoin che possiede.

Dopo i commenti du Musk, il prezzo dei bitcoin è sceso del 5 per cento circa, a 51.847 dollari (42.933 euro), mentre le stesse azioni di Tesla hanno chiuso in calo del 4,4 per cento la giornata di mercoledì.

Lo scorso febbraio Tesla rese noto di aver investito circa 1,5 miliardi di dollari (1,24 miliardi di euro) in Bitcoin, aggiungendo di voler iniziare "molto presto" ad accettare la valuta digitale come mezzo di pagamento.

Quella dei Bitcoin è una tecnologia basta sui computer, che hanno bisogno di elettricità per esistere. Il numero di computer e l'energia necessaria per alimentarli sta aumentando - il crescente valore del bitcoin è direttamente legato alla quantità di energia che usa.

I minatori di bitcoin sbloccano le valute risolvendo puzzle complessi e unici. Man mano che il valore del bitcoin sale, i puzzle diventano sempre più difficili, ed è necessaria una potenza di calcolo sempre maggiore per risolverli. Le stime su quanta energia usi Bitcoin sono variabili-

Uno studio del 2019 dei ricercatori dell'Università Tecnica di Monaco e del Massachusetts Institute of Technology ha concluso che, alla fine del 2018, l'intera rete bitcoin era responsabile di 22,9 milioni di tonnellate di CO2 all'anno - simile a una grande città occidentale o un intero paese in via di sviluppo come lo Sri Lanka. Le emissioni globali totali del gas serra dall'uso di combustibili fossili sono stati di circa 37 miliardi di tonnellate l'anno scorso.

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