Termometri connessi, smartwatch. La prevenzione attraverso la tecnologia

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Di Jeremy Wilks
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Kinsa Health ha visto arrivare la pandemia di coronavirus 18 giorni prima delle autorità sanitarie, grazie ai suoi 2 milioni di termometri hi-tech

Per una settimana in questo mese di marzo, la nostra redazione vi racconterà storie di sanità da tutta Europa, ma non solo, analizzando gli sviluppi rivoluzionari che stanno definendo il futuro del campo sanitario

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La diagnosi precoce aiuta in questo. Un esempio è la società americana Kinsa Health, che ha visto arrivare la pandemia di coronavirus, 18 giorni prima delle autorità sanitarie tradizionali, grazie ai suoi oltre 2 milioni di termometri connessi.

Quando gli utenti hanno segnalato di avere la febbre, Kinsa ha individuato la prima ondata di Covid-19. "Prendiamo le nostre previsioni e le sottraiamo da ciò che osserviamo in tempo reale", spiega Inder Singh, amministratore delegato di Kinsa Health. "Ciò che rimane è un residuo. E se è oltre i limiti statistici, si tratta di un focolaio insolito. Quello che abbiamo riscontrato è che c'erano focolai insoliti in tutto il Paese".

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Il sistema del termometro connesso di Kinsa HealthEuronews

Immaginate come questo tipo di sistema di allerta, che utilizza termometri connessi, potrebbe trasformare radicalmente la nostra capacità di gestire le malattie infettive.

La digitalizzazione è la chiave. Ed è stata accelerata da questa pandemia, secondo il medico futurista Bertalan Meskó:"La telemedicina era di tendenza anche prima della pandemia, ma il Covid-19 ha influito sull'adozione delle tecnologie sanitarie digitali, facendole diventare la norma".

Una componente chiave di questa "nuova norma" è che le consultazioni medico-paziente, come questa, possono avvenire su piattaforme digitali online.

Un altro aspetto di questa 'nuova norma' è che diventiamo più proattivi nel seguire la nostra salute. Un esempio è questo nuovo smartwatch. Può misurare il mio polso, effettuare un elettrocardiogramma e persino misurare il livello di ossigeno nel mio sangue. Non so esattamente come interpretare tutti questi dati, ma potrebbe davvero aiutare a preservare il mio benessere a lungo termine.

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Lo smartwatch che "può salvarci la vita"Euronews

"Dobbiamo diventare esperti del nostro stile di vita o della gestione della salute e delle malattie", dichiara Meskó. "Non per farci delle auto-diagnosi, ma per condividere questi dati con un medico, con la sua esperienza in medicina e assistenza sanitaria. E insieme, come un team medico, possiamo prendere le migliori decisioni per i miei problemi sanitari".

La tecnologia necessaria per mantenere i pazienti ben informati e farli sentire più responsabili è avanzata rapidamente. La domanda ora è se questa pandemia porterà al cambiamento culturale necessario, perché la salute digitale e la prevenzione diventino una priorità.

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