Compost di funghi, un gioiello indesiderato

In collaborazione con The European Commission
Compost di funghi, un gioiello indesiderato
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Di Andrea Buring
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Il compost di funghi può essere usato solo per poche raccolte, dopo di che diventa inutilizzabile. Il progetto BioRescue punta a produrre biopesticidi a partire dal compost usato.

Il compost di funghi può essere usato solo per poche raccolte, dopo di che diventa inutilizzabile. Il progetto BioRescue punta a produrre biopesticidi a partire dal compost usato.

Dal compost da buttar via...

La cittadina irlandese di Tyholland ospita una delle maggiori aziende micologiche al mondo. Nell'intera Unione europea ogni anno vengono coltivate un milione di tonnellate di funghi. Il problema è che per ogni tonnellata di funghi si producono tre tonnellate di compost. Il compost serve a far crescere i funghi, ma una volta utilizzato diventa un rifiuto organico di qualità troppo buona per buttarlo via. La biologa Jude Wilson ci mostra un'aiuola su cui sono coltivati dei funghi, e ci informa che qui "È già stata fatta una prima raccolta, sono stati già raccolti diversi funghi. E avremo altri tre giorni di raccolta da quest'aiuola". Dopo di che, bisogna buttare via tutto.

...o no?

... a quello da riciclare

Il compost di funghi usato è al centro di un progetto di ricerca europeo. Obiettivo degli scienziati è creare una bioraffineria sostenibile che trasformi questi rifiuti organici in prodotti biologici. Per i coltivatori sbarazzarsi del compost è diventato un problema logistico ed economico di rilievo, che può costare fra i 15 (nei Paesi Bassi) e i 50 euro (in Irlanda) per tonnellata.

Peter Corcoran è l'amministratore delegato di MBio, la sezione scientifica di Monaghan Mushrooms. Per lui il compost di funghi usato è "Un gioiello che nessuno vuole. Al momento viene smaltito in qualche discarica oppure sparpagliato sui terreni agricoli. Il nostro desiderio è di utilizzare il compost per creare applicazioni di valore elevato che siano estremamente utili alla società".

Un obiettivo che si pongono anche i ricercatori di altri paesi europei.

Biopesticidi, fertilizzanti e nanovettori biodegradabili

Il Centro nazionale per le energie rinnovabili spagnolo sta conducendo attività di ricerca che puntano a trasformare il compost di funghi usato in fertilizzanti e nanovettori di farmaci biodegradabili. Gli scienziati spagnoli sono già riusciti nell'intento di produrre biopesticidi da questo tipo di rifiuti organici. Per farlo, hanno dovuto aumentare la concentrazione di zuccheri nel residuo di fungo mescolandolo con paglia di grano. Gli zuccheri ottenuti attraverso la conversione biochimica del compost di funghi mescolato con la paglia di grano vengono utilizzati per produrre pesticidi biologici rispettosi dell'ambiente, spiega la biologa Irantzu Alegría: "Con i biopesticidi si attaccano specie specifiche di parassiti, mentre con gli insetticidi tradizionali si elimina buona parte degli insetti che si trovano nel campo".

Dall'esperimento di laboratorio si è già passati alla produzione su vasta scala nella bioraffineria. Saranno però necessarie ulteriori ricerche prima che i coltivatori di funghi possano avere accesso a impianti di questo tipo. Ma secondo l'ingegnere agricolo David Sánchez González, "È un'opzione fattibile sia dal punto di vista tecnico sia da quello economico. Si ottengono prodotti a valore aggiunto e si evita di portare tutto questo materiale in discarica. Quindi quello che si può dire del processo che è stato sviluppato qui è che presenta vantaggi sotto tutti i punti di vista".

Journalist • Selene Verri

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