L'Ungheria toglie i veti per ottenere i fondi europei

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza dell'Ungheria è formato da 5,8 miliardi di euro in finanziamenti a fondo perduto
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Di Sandor Zsiros
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Raggiunto l'accordo tra gli ambasciatori dell'Unione Europea: sarà approvato il Pnrr ungherese, ma con i fondi bloccati fino al completamento delle riforme. Il governo di Orbán concede il via libera su aiuti finanziari all'Ucraina e tassa minima per le multinazionali

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Un accordo è stato raggiunto dagli ambasciatori dei Paesi dell'Unione Europea sui fondi comunitari destinati all'Ungheria.

 Budapest otterrà il via libera al suo piano nazionale di ripresa e resilienza, ma non riceverà i 5,8 miliardi di euro di finanziamenti prima di attuare le riforme promesse in campo giudiziario e nella lotta alla corruzione.Rimarranno congelati anche 6,3 miliardi di euro dei fondi di coesione, poco meno di quanto proposto dalla Commissione.

Un compromesso necessario

L'accordo, che verrà formalizzato dai minsitri competenti tramite procedura scritta, è stato salutato positivamente dal governo di Budapest.

"Abbiamo sempre sostenuto che se un accordo può essere raggiunto in un quadro ragionevole, attraverso normali compromessi, allora dovrebbe essere raggiunto, soprattutto in un momento in cui mantenere l'unità europea è particolarmente importante", ha detto Gergely Gulyás, ministro dell'Ufficio del primo ministro ungherese.

L'intesa è importante anche perché ne sblocca altre due cruciali: il governo di Viktor Orbán manteneva infatti in stallo, esercitando il proprio diritto di veto, un pacchetto diaiuti finanziari all'Ucraina da 18 miliardi e una tassa minima a livello europeo sul fatturato delle multinazionali, che ora verranno invece approvati.

Secondo molti deputati del Parlamento europeo, il compromesso è accettabile, come spiega a Euronews Sophie in't Veldt, eurodeputata di Renew Europe

"È un segnale incredibilmente importante da parte del Consiglio. Finalmente, per la prima volta, si è dato un messaggio molto chiaro: non c'è spazio per coloro che infrangono la legge, coloro che distruggono lo stato di diritto in Europa".

Il governo ungherese conta di ricevere i fondi sospesi ad aprile 2023, ma per farlo dovrà dimostrare di essere avanzato nel suo programma di riforme in maniera soddisfacente per le istituzioni europee.

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