Come stoccare l'energia in Europa

La centrale si trova nei pressi del paese di Deux-Acren, in Vallonia
La centrale si trova nei pressi del paese di Deux-Acren, in Vallonia Diritti d'autore Cleared
Diritti d'autore Cleared
Di Isabel Marques da Silva
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Le telecamere di Euronews in Vallonia, nella centrale di stoccaggio più grande d'Europa. Conservare bene l'energia prodotta sarà fondamentale in tempi di crisi energetica

PUBBLICITÀ

Il più grande impianto di stoccaggio di energia dell'Europa continentale è appena entrato in funzione nella regione belga della Vallonia. 40 mega-batterie agli ioni di litio assicurano una distribuzione stabile dalla rete pubblica in caso di fluttuazioni nella produzione eolica o solare. 

L'importanza dello stoccaggio

Nell'attuale contesto di crisi, lo stoccaggio è fondamentale per l'autonomia energetica.

"Oggi sappiamo che le risorse energetiche sono una questione di sovranità nazionale. Con batterie che consentono di immagazzinare l'energia, prodotta anche tramite fonti rinnovabili, e di utilizzarla localmente, possiamo immaginare di non affidarci più a fonti di energia esterne", dice a Euronews Michael Coudyser, amministratore delegato di Corsica Sole.

La centrale può immagazzinare 100 MWh di elettricità. Ogni batteria costa circa 800mila euro e dovrebbe durare dieci anni, prima di essere riciclata. L'investimento complessivo, senza alcuna sovvenzione pubblica, si aggira sui 30 milioni di euro. Il partner finanziario del progetto afferma che i governi vogliono investire in infrastrutture su larga scala.

"L'emergere della capacità di stoccaggio è direttamente correlata alla crescita delle energie rinnovabili e alla loro importanza nella rete energetica", dice Raphael Lance, responsabile dei fondi per la transizione energetica, Mirova. 

"Ad esempio, il fondo più recente che stiamo gestendo ha una capacità di investimento superiore a un miliardo e mezzo di euro, che abbiamo raccolto insieme a soci istituzionali di Francia, Europa ma anche Asia e Stati Uniti".

La guerra in Ucraina e le conseguenti interruzioni al flusso di gas dalla Russia spingono i leader europei a operare su un equilibrio sottile, in bilico tra la necessità di sicurezza energetica e la lotta al cambiamento climatico.

L'Unione Europea ha ora un nuovo programma, RepowerEU, per aiutare gli Stati membri ad aumentare la loro autonomia energetica. Prima che le tecnologie innovative, come l'idrogeno, siano disponibili in abbondanza, gli Stati europei dovranno investire il più possibile nella produzione e nello stoccaggio di elettricità.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Crisi energetica: l'Europa ha superato l'inverno ma il pericolo non è scampato

La guerra dell'energia che strangola il popolo ucraino

Spagna, vola il mercato del fotovoltaico. Risparmio ed energia più pulita i fattori trascinanti