Caro-energia, gli Stati europei pronti a trattare le proposte della Commissione

Il Consiglio europeo comincerà nel pomeriggio del 20 ottobre e potrebbe protarsi anche durante il fine settimana
Il Consiglio europeo comincerà nel pomeriggio del 20 ottobre e potrebbe protarsi anche durante il fine settimana Diritti d'autore AP Photo/Olivier Matthys
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Di Shona Murray
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I 27 Capi di Stato e di governo si riuniranno a Bruxelles nel Consiglio europeo: la crisi energetica sempre al centro del dibattito, con gli acquisti congiunti di gas e il price cap sul tavolo

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I capi di Stato e di governo dell'Unione Europea sono pronti per un'altra maratona negoziale sulla crisi energetica. Si comincia nel pomeriggio di giovedì 20 ottobre, quando a Bruxelles si riunirà Il Consiglio Europeo che analizzerà le proposte appena avanzate dalla Commissione per contenere i prezzi in bolletta.

Acquisti comuni e price cap "dinamico"

Secondo la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, un punto fondamentale è l'acquisto congiunto di gas da parte degli Stati dell'Unione.

"Le migliori risposte al ricatto del gas di Putin sono la solidarietà e l'unità europea. Invece di farsi concorrenza tra loro, gli europei dovrebbero comprare il gas insieme. Molto semplice. Quindi, per questo faremo acquisti congiunti a livello europeo. E almeno il 15% degli stoccaggi di gas dei Paesi dovranno dovrà provenire da questi acquisti congiunti".

In molti, tuttavia; non sono soddisfatti e vorrebbero dalla Commissione iniziative più ambiziose, sulla scia di quanto fatto con i vaccini anti-Covid19, acquistati in toto dall'Unione e poi distribuiti ai vari Paesi. Come il deputato belga di Renew Europe Guy Verhofstadt - MEP Renew Europe

"Lo trovo ridicolo, quello di cui abbiamo bisogno è il contrario: l'85% del gas deve essere acquistato insieme e il 15% restante può essere comprato dagli Stati membri sul mercato. Questo darebbe all'Unione un enorme potere nell'abbassare i prezzi".

Le altre proposte includono un tetto al prezzo del gas, pur temporaneo e dinamico, cioè basato sulle fluattuazioni del mercato. Una misura del genere è stata a lungo invocata da vari eurodeputati e governi nazionali, come spiega a Euronews Pedro Marques, eurodeputato socialista portoghese

"Per mesi abbiamo chiesto di introdurre un massimale al prezzo del gas e la fine della speculazione sul mercato. Anche il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell'elettricità, che abbiamo fatto nella penisola iberica e che è stato un successo, andava fatto prima"

I parlamentari europei, comunque, possono prendere posizione, ma non intervenire direttamente nel processo decisionale. La Commissione europea ha dato le carte e ora spetta ai leader nazionali sedersi al tavolo.

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