I 27 Capi di Stato e di governo si riuniranno a Bruxelles nel Consiglio europeo: la crisi energetica sempre al centro del dibattito, con gli acquisti congiunti di gas e il price cap sul tavolo
I capi di Stato e di governo dell'Unione Europea sono pronti per un'altra maratona negoziale sulla crisi energetica. Si comincia nel pomeriggio di giovedì 20 ottobre, quando a Bruxelles si riunirà Il Consiglio Europeo che analizzerà le proposte appena avanzate dalla Commissione per contenere i prezzi in bolletta.
Acquisti comuni e price cap "dinamico"
Secondo la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, un punto fondamentale è l'acquisto congiunto di gas da parte degli Stati dell'Unione.
"Le migliori risposte al ricatto del gas di Putin sono la solidarietà e l'unità europea. Invece di farsi concorrenza tra loro, gli europei dovrebbero comprare il gas insieme. Molto semplice. Quindi, per questo faremo acquisti congiunti a livello europeo. E almeno il 15% degli stoccaggi di gas dei Paesi dovranno dovrà provenire da questi acquisti congiunti".
In molti, tuttavia; non sono soddisfatti e vorrebbero dalla Commissione iniziative più ambiziose, sulla scia di quanto fatto con i vaccini anti-Covid19, acquistati in toto dall'Unione e poi distribuiti ai vari Paesi. Come il deputato belga di Renew Europe Guy Verhofstadt - MEP Renew Europe
"Lo trovo ridicolo, quello di cui abbiamo bisogno è il contrario: l'85% del gas deve essere acquistato insieme e il 15% restante può essere comprato dagli Stati membri sul mercato. Questo darebbe all'Unione un enorme potere nell'abbassare i prezzi".
Le altre proposte includono un tetto al prezzo del gas, pur temporaneo e dinamico, cioè basato sulle fluattuazioni del mercato. Una misura del genere è stata a lungo invocata da vari eurodeputati e governi nazionali, come spiega a Euronews Pedro Marques, eurodeputato socialista portoghese
"Per mesi abbiamo chiesto di introdurre un massimale al prezzo del gas e la fine della speculazione sul mercato. Anche il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell'elettricità, che abbiamo fatto nella penisola iberica e che è stato un successo, andava fatto prima"
I parlamentari europei, comunque, possono prendere posizione, ma non intervenire direttamente nel processo decisionale. La Commissione europea ha dato le carte e ora spetta ai leader nazionali sedersi al tavolo.