Zelensky e il popolo ucraino fra i finalisti del premio Sakharov

Popolo e governo ucraino sono favoriti per la vittoria finale del premio Sakharov
Popolo e governo ucraino sono favoriti per la vittoria finale del premio Sakharov Diritti d'autore Andrew Kravchenko/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
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Di Isabel Marques da Silva
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Pubblicata la terna dei candidati per il riconoscimento assegnato dal Parlamento europeo: ci sono anche Julian Assange e la Commissione per la verità della Colombia

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Il popolo ucraino e i suoi rappresentanti, tra cui il presidente Volodymyr Zelensky, sono fra i candidati prescelti per il Premio "Sakharov" per la libertà d'espressione, assegnato ogni anno dal Parlamento Europeo. La candidatura è sostenuta da quattro gruppi politici dell'Eurocamera e ha ottime chance di risultare vincente. 

Ucraina favorita

"C'è davvero un forte consenso tra i principali gruppi politici, con il sostegno di molti eurodeputati, sul fatto che quest'anno il popolo ucraino debba essere onorato per la coraggiosa battaglia che sta portando avanti contro l'aggressione russa. In nome dei diritti umani, del diritto a vivere in libertà nel proprio Paese, del diritto all'autodeterminazione", spiega Pedro Marques, eurodeputato portoghese e vicepresidente del gruppo dei Socialisti e democratici

Un'eventuale vittoria avrebbe anche una forte carica simbolica, visto che sarebbe un altro tributo delle istituzioni comunitarie alla popolazione dell'Ucraina, proprio mentre l'Unione e i suoi Stati membri continuano a rifornire il governo di Kiev di armi e a colpire economicamente Mosca.

"L'Unione Europea sta finalmente mostrando una reale unità di intenti, che credo sorprenda anche il regime russo, e che ha fatto davvero la differenza con le sanzioni. L'economia russa è in ginocchio, il regime ha sempre meno risorse per finanziare la guerra. Quindi, in questo senso, credo che stiamo facendo davvero la differenza", afferma Marques.

Gli altri finalisti

Gli altri due candidati in corsa per il premio  sono il cofondatore di WikiLeaks Julian Assange, proposto dagli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle, e la Commissione per la verità della Colombia, creata nel 2016 per fare luce sul conflitto decennale tra le autorità nazionali e i movimenti paramilitari e proposta dal gruppo della Sinistra.

La decisione finale verrà presa e annunciata il 19 ottobre: a votare saranno la presidente dell'emiciclo comunitario Roberta Metsola e i presidenti dei gruppi politici che compongono l'Eurocamera. La consegna del premio è prevista a dicembre, nell'ultima sessione plenaria dell'anno del Parlamento, insieme a un assegno per il vincitore di 50mila euro.

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