Minacce nucleari e crisi energetica agitano l'Europa

Nell'immagine, un'esercitazione con un missile in grado di trasportare testate nucleari
Nell'immagine, un'esercitazione con un missile in grado di trasportare testate nucleari Diritti d'autore AP/Russian Defense Ministry Press Service
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Di Stefan Grobe
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Nella puntata di "Stato dell'Unione", Mariana Budjeryn dell'Università di Harvard delinea i rischi di un conflitto con armi atomiche. L'Unione Europea intanto resta divisa sull'introduzione di un tetto al prezzo del gas

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I tentativi dei Paesi occidentali di mettere in ginocchio l'economia Russia hanno subito una battuta d'arresto questa settimana.

L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC), guidata da Russia e Arabia Saudita, ha concordato un taglio della produzione di due milioni di barili al giorno per aumentare i prezzi, contrastando così gli sforzi di Stati Uniti e Unione Europea, decise a ridurre le entrate che Mosca ottiene dalla vendita di petrolio.

La decisione è arrivata proprio nel momento in cui l'Unione ha stabilito un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, per l'annessione, considerata illegale di quattro province ucraine.

Mentre l'esercito di Mosca continua a indietreggiare sul campo di battaglia, i vertici comunitari hanno ribadito ancora una volta che questa guerra è praticamente anche una guerra europea, come ha spiegato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen al Parlamento di Strasburgo.

“Anche il contributo dell'Europa ha fatto un'enorme differenza. E ora è il momento di proseguire su questa linea: un'Europa forte e salda nei suoi propositi aiuterà gli ucraini ad affrontare l'invasione. Sarà l'unico modo per fermare Putin. Questo è il momento di mantenere la barra dritta e dare un nuovo segnale ai nostri amici ucraini: resteremo al vostro fianco per tutto il tempo necessario".

Nasce la Comunità Politica Europea

Proprio l'Ucraina farà parte, insieme ad altri 43 Paesi di un nuovo forum intergovernativo: la Comunità politica Europea, nata da un'idea del presidente francese Emmanuel Macron.

La prima riunione di questo conesso internazionale si è svolta a Praga, dove si sono incontrati i capi di Stato e di governo dei Paesi dell'Unione Europea e del resto del continente, tra cui Norvegia, Turchia e Regno Unito.

L'obiettivo di Macron è costruire un'Europa forte e indipendente: resta da vedere se la Comunità politica europea sarà all'altezza di tale ambizione.

Una delle domande riguarda l'attitudine da tenere nei confronti di una Russia sempre più aggressiva, che di recente ha moltiplicato le sue minacce di usare armi nucleari per sottomettere i suoi avversari militari.

"Questa non è la prima volta che Putin ricorre a una minaccia del genere. È irresponsabile. Dobbiamo prenderlo sul serio, così come prendiamo tutto sul serio", ha detto Annalena Baerbock, ministro degli Esteri della Germania.

La minaccia nucleare

Ma la minaccia nucleare di Putin è un segno di disperazione? O piuttosto un bluff? 

Lo spiega a Euronews Mariana Budjeryn, ricercatrice specialista in sicurezza nucleare al Belfer Center dell'Università di Harvard e autrice del libro "L'eredità della bomba: il crollo dell'URSS e il disarmo nucleare dell'Ucraina"

Sarebbe stato meglio per 'Ucraina non rinunciare alle armi nucleari che erano sul suo territorio al momento della dissoluzione dell'Unione Sovietica?

La risposta in breve è no. L'Ucraina ha ereditato non un'arma nucleare "pronta all'uso" e quindi deterrente di per sé, ma un'opzione nucleare, che avrebbe potuto trasformarsi in un deterrente. Ma ci sarebbero voluti tempo e investimenti e si sarebbe dovuto sfidare la comunità internazionale, cosa che uno Stato giovane come l'Ucraina non avrebbe potuto permettersi al momento della sua nascita.

Vladimir Putin ha ripetutamente accennato ad armi nucleari, cercando di intimidire l'Ucraina e l'Occidente. Quanto sono serie queste minacce?

Le minacce che abbiamo sentito vanno ben al di là di quella che pensavamo fosse la dottrina russa sull'utilizzo delle armi nucleari. Penso che sia qualcosa a cui dovremmo prestare molta, molta attenzione. Siamo di fronte a un leader autoritario in un regime personalistico, che sta perdendo una guerra: non sappiamo di cosa potrà essere capace".

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Si parla molto di "armi nucleari tattiche". Ma quante ne possiede la Russia e quanto sono potenti?

Le armi nucleari tattiche sono esattamente quelle che si presterebbero ad essere usate sul territorio ucraino, al contrario dei missili balistici intercontinentali che sono puntati piuttosto sugli Stati Uniti o i Paesi della NATO. E la Russia ha tante, più di qualsiasi altro Paese. Dispone di quasi 2000 "armi nucleari tattiche".

Probabilmente però, non sono schierate: cioè non si trovano al momento nelle unità militari che potrebbero usarle. Sono conservate in depositi speciali, di cui conosciamo l'ubicazione. Ci sono una dozzina luoghi che, sono sicura, i servizi di intelligence occidentali, stanno osservando molto, molto da vicino per cogliere qualsiasi tipo di movimento.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha messo in guardia Putin dall'uso di armi nucleari, minacciando una risposta "conseguente" da parte di Washington. Putin può essere frenato da questo avvertimento?

È molto difficile da dire. Stiamo scoprendo solo ora che abbiamo passato molto tempo a pensare a come funziona la deterrenza tra due avversari dotati di armi nucleari, che fanno affidamento sulla minaccia di distruzione reciproca. 

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L'Ucraina del resto non è coperta dalla deterrenza nucleare, né sua né di quella degli alleati della NATO. Rimango scettica sul fatto che l'Occidente possa avanzare una minaccia tale da dissuaderebbe Putin dal passare al nucleare.

Soluzioni alternative

Oltre alla minaccia nucleare, è la crisi energetica a preoccupare i leader europei, che continuano a discutere sulla possibile introduzione di un tetto al prezzo del gas, per ridurre i costi delle bollette.

A Bruxelles, intanto, un gruppo di ristoratori ha immaginato come poter continuare a cucinare senza gas ed elettricità: niente forni, niente fornelli, niente piastre elettriche e niente lampadine.

Resterebbe, comunque, dell'ottimo cibo: freddo o appena grigliato sulla griglia a carbone fiammeggiante di un barbecue giapponese, servito ai tavoli illuminati dalle candele.

Il risultato è un'atmosfera romantica e una bella esperienza da provare per una volta. Ma i clienti potrebbero essere costretti ad abituarcisi, se le bollette continueranno ad aumentare...

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