Nuovo pacchetto di sanzioni europee alla Russia

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un nuoco pacchetto di sanzioni contro la Russia
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un nuoco pacchetto di sanzioni contro la Russia Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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Di Ana LAZARO
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Sarà imposto un tetto al prezzo del petrolio importato da Mosca, come concordato tra i Paesi del G7, e le navi europee non potranno trasportare il greggio russo altrove

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La Commissione Europea ha presentato una proposta per un nuovo round di sanzioni contro la Russia, che comprende un tetto massimo al prezzo del petrolio importato.

Il nuovo pacchetto, il settimo di una serie che comprende anche due pacchetti complementari, è la risposta ai quattro referendum svoltisi nei territori occupati dell'Ucraina, che l'Unione considera illegali e privi di alcun valore, ma anche alla minaccia nucleare adombrata dal presidente Vladimir Putin.

L'annuncio della presidente von der Leyen

Il price cap sul petrolio

"Non accettiamo questi falsi referendum né nessun tipo di annessione in Ucraina. Siamo determinati a punire il Cremlino per questa escalation", ha annunciato la presidente della Commmissione Ursula von der Leyen. Uno dei punti cruciali del pacchetto riguarda il petrolio russo, che già verrà bandito dall'Unione Europea a partire dal 2023, pur con alcune deroghe per Paesi e prodotti specifici.

La nuova sanzione costituisce invece la base legale di un accordo raggiunto tra i Paesi del G7 per limitare le fonti di finanziamento del governo russo. I Paesi europei imporranno un limite massimo al prezzo delle forniture, decurtando così le somme pagate finora per il combustibile. 

Il price cap si applicherà anche sulle esportazioni dalla Russia verso altri Paesi: sfruttando la sua posizione di leader nel mercato, l'Unione vieterà alle sue compagnie assicurative di concludere accordi su navi che vendano il petrolio russo a un prezzo superiore a quello stabilito.

La misura, tuttavia, necessita dell'approvazione all'unanimità da parte dei 27 Paesi membri e non è detto che siano tutti d'accordo: l'Ungheria, ad esempio, è solita respingere qualunque restrizione che riguardi l'approvvigionamento energetico e nei mesi scorsi ha complicato la trattativa per il divieto all'importazione del petrolio.

Le altre misure proposte

Tra le altre iniziative del pacchetto di sanzioni ci sono forti restrizioni al commercio con la Russia, che impatterà sull'economia russa per circa sette miliardi di euro, secondo la stima della Commissione.

Si amplia la lista delle merci incluse nel divieto di esportazione, con particolare attenzione alle tecnologie  necessarie all'industria bellica di Mosca.

Nelle sanzioni saranno incluse anche nuove entità e persone fisiche: non solo cittadini russi, ma anche europei che siedono negli organi di governo delle società statali russe. Una blacklist sarà invece istituita per elencare coloro che aggirano le sanzioni importando merci dall'Ue e rivendendole in Russia dopo il transito in un Paese terzo.

"Aggiungeremo nuove figure chiave: persone non necessariamente di nazionalità russa, ma che hanno partecipato all'aggiramento delle sanzioni", ha spiegato l'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri Josep Borrell.

Finora la lista comprende più di mille persone, tra cui il presidente Vladimir Putin, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e 351 parlamentari russi, oltre a imprenditori di spicco, funzionari di Stato e militari coinvolti nell'invasione.

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