Tagli nelle forniture di gas. I paesi europei cercano soluzioni alternative

I rincari del gas
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Di Debora Gandini
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Il colosso russo del gas è una potenza. Per molti analisti segue le logiche del Cremlino. Ma l'Ue cerca altri mercati

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Il clima è sempre più teso in Europa dopo la mossa energetica di Gazprom. Il colosso dell'energia ha già ridotto, in modo parziale o totale, i flussi di gas verso 12 paesi dell'Ue. Le forniture tagliate stanno facendo salire i prezzi dell’energia, mettendo sotto stress un’economia sempre più vicina alla recessione.

Le mosse di Gazprom, spesso giustificate da discutibili considerazioni tecniche, hanno sollevato accuse secondo cui la società sta seguendo le direttive del Cremlino. In poche parole sarebbe uno strumento di ritorsione per far pagare all'Unione europea il prezzo delle sanzioni imposte alla Russia dall'inizio della guerra in Ucraina.

Mentre il blocco del gas sta pesando sull’occidente, i mercati globali sono troppo ristretti e il potere di Gazprom è ancora troppo forte. I governi hanno messo in allerta aziende e cittadini a prepararsi al peggio, ovvero alla totale mancanza di gas russo dall'oggi al domani, con conseguente razionamento di energia.

La domanda che tutti si pongono è questa: cosa rende Gazprom così potente?

Scopritelo nel video qui sopra.

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